Una professione antica al passo coi tempi: saranno i notai Flavia Fiocchi e Giuliano Fusco – rispettivamente Presidente del Consiglio Notarile di Modena e dei Nota dell’Emilia-Romagna e Presidente del CUP, Comitato Unitario dei Professionisti di Modena – i protagonisti, venerdì 28 maggio dalle 15, di Dentro lo Studio. Il notaio attore e regista, incontro conclusivo del ciclo di sei appuntamenti promossi dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con il Consiglio Notarile, e dedicati ad approfondire i contenuti della professione, in un dialogo tra i notai del Collegio e gli studenti del CdS Magistrale in Giurisprudenza.
Nell’ultimo appuntamento i due presidenti tracceranno un bilancio complessivo di cosa significhi, oggi, essere notai, rispondendo alle domande degli studenti rispetto a una professione che vanta sì radici antichissime, ma possiede anche grandi capacità di restare al passo con i tempi: basti pensare che, se da un lato il notaio è una figura che risale all’Alto medioevo, se non a epoche ancor più remote, – tanto che e se oggi, in occasione dei 700 anni dalla morte, possiamo conoscere tanti aspetti della vita di Dante, lo si deve anche alle tracce lasciate dai notai fiorentini e bolognesi che registrarono le varie transazioni del poeta e della sua famiglia – dall’altro i notai sono stati tra i primi professionisti a utilizzare gli strumenti più recenti messi a disposizione dal progresso tecnologico per digitalizzare le proprie attività e quelle della pubblica amministrazione, in totale sicurezza per i cittadini.
“Incontrare e confrontarsi con i giovani è sempre molto importante – commentano Fiocchi e Fusco – e ancor di più oggi, in un momento di incertezza generale a livello economico e sociale. Da sempre compito del notaio è garantire la tutela di tutte le parti, riducendo i contenziosi per lo Stato e contribuendo a raccogliere risorse per suo tramite. Ci preme anche sottolineare come quello del notaio sia un ruolo di tutela della legalità: non è infatti un caso se oltre il 90% delle segnalazioni di operazioni sospette che arrivano all’autorità competente della Banca d’Italia da parte dei professionisti, sono effettuate da notai. Ma la professione notarile è anche un ambito molto affascinante e intellettualmente stimolante, in cui occorre aggiornarsi quotidianamente, e raccogliere la sfida di adattare il Diritto alle esigenze dei singoli, siano essere quelle di sempre oppure rappresentino nuove necessità, emerse dal mutare continuo della società. Vorremmo inoltre ringraziare l’Università, nella persona del prof. Carmelo Elio Tavilla, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza , che ha reso possibile questo evento, nell’ottica di collaborazione tra Notariato e Ateneo, e di condivisione dei tanti obiettivi comuni”.