Alessia, 26 anni, laureata bis da 110 e lode

Dopo la laurea in Psicologia Sociale e di Comunità conseguita col massimo dei voti, la 26enne carpigiana Alessia Goldoni ha conseguito anche la laurea magistrale in Sociologia sempre con 110 e lode e dichiara: “Voglio impegnarmi per una comunità più partecipativa e solidale e, oltre a lavorare, continuo a studiare”.

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La curiosità di comprendere il funzionamento della psiche umana e le influenze che su di essa esercitano i differenti contesti sociali e le relazioni interpersonali.

E’ questa la motivazione che ha spinto la carpigiana Alessia Goldoni, 26 anni di Carpi, a prendere la seconda laurea a pochi anni di distanza dalla prima e a realizzare così il sogno di contribuire a costruire una società più giusta e solidale.

Dopo cinque anni di studio presso l’Università di Firenze- ha raccontato la neo dottoressa bis Alessia Goldoni- dove mi sono laureata col massimo dei voti e la Lode, ho lavorato per un anno come tirocinante presso l’Azienda Usl di Carpi e il Consultorio Familiare. E’ stato un anno ricco dal punto di vista formativo, e l’esperienza che più ho amato sono stati i progetti di educazione all’affettività e alla sessualità negli Istituti Superiori di Carpi.  Al fine di esercitare, ho dovuto prima superare l’arduo Esame di Stato necessario per iscriversi all’Ordine degli Psicologi. 

A inizio anno ho anche iniziato la Scuola di Specializzazione quadriennale in Psicoterapia Sistemica e Relazionale, a Modena; e, nello stesso tempo, anche un master in Sessuologia Clinica a Firenze”. 

Perché ha scelto di conseguire una seconda laurea in Sociologia? Da dove nasce questa esigenza?

“Dopo avere indagato per anni il comportamento dell’individuo mi sembrava mi mancasse qualcosa, perciò ho voluto allargare le mie conoscenze alla società nel suo insieme. Ecco spiegata la scelta di questa ulteriore laurea in Sociologia presso l’Università di Bologna coronata da un ulteriore 110/110 e Lode. Credo, infatti, sia fondamentale per uno psicologo adottare un’ottica integrata allo studio dei disturbi psicologici che contempli l’analisi del contesto sociale di riferimento e la sua forza di condizionamento”.

Come è stato laurearsi durante la pandemia?

“Discutere la tesi a distanza è stato più semplice del previsto, anche se avrei preferito certamente farlo in presenza. La mia tesi ha indagato il contraccolpo causato dalla pandemia da Covid-19 sul consumo culturale in Italia, che ha visto la totale riduzione delle esperienze di fruizione dal vivo e l’accrescimento di quelle domestiche e digitali, con una crescita importante del consumo televisivo, oltre che della lettura di libri, dell’ascolto di musica e, non meno importante, dell’utilizzo sempre più massiccio di internet e dei social network che si stanno mostrando come la vera “finestra” sulla società contemporanea, anche, purtroppo, nei suoi aspetti deleteri”.

Attualmente lavora?

“Attualmente lavoro come tutor universitario in un corso di Psicologia Sociale dell’Università di Firenze, ma ciò non mi impedisce dal continuare a dedicarmi all’amore per lo studi. Infatti, come dicevo, sto frequentando una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, oltre ad un master in Sessuologia”.

Quali sogni e progetti ha per il futuro?

“Vorrei migliorare la società dall’interno, attraverso il mio piccolo e modesto contributo da futura Psicologa e Sociologa sul campo, al fine di renderla maggiormente consapevole ed empatica, accomunata da un senso di comunità e di responsabilità civica. Sogno una collettività più unita, giusta e partecipativa e, per realizzare questo, mi impegnerò a ribaltare la prospettiva individualistica ‘in direzione ostinata e contraria’ come cantava De Andrè”.

Chiara Sorrentino

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