Francobolli, tra tesori preziosi e falsi “d’autore”

Su iniziativa del Circolo Filatelico Numismatico Carpense e grazie al contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è stato pubblicato il volume del collezionista modenese Giuseppe Augusto Buffagni, I francobolli del Governo provvisorio dell’ex Ducato di Modena – Breve storia postale di Carpi (1786-1863).

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Su iniziativa del Circolo Filatelico Numismatico Carpense e grazie al contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è stato pubblicato il volume del collezionista modenese Giuseppe Augusto Buffagni, I francobolli del Governo provvisorio dell’ex Ducato di Modena – Breve storia postale di Carpi (1786-1863). Un volume, di 166 pagine interamente illustrate a colori e in grande formato, propone al mondo degli studiosi di storia postale un esaustivo esame del plattaggio delle diverse tavole di stampa di questi francobolli e un puntuale studio dei falsi realizzati nel corso del tempo da diversi abili falsari. L’autore illustra infatti minuziosamente tutti i francobolli emessi dal Governo Provvisorio di Modena nel 1859, in sostituzione di quelli del Ducato e in attesa dei successivi eventi politici che portarono all’annessione di Modena e Reggio al Regno di Sardegna. Sono dettagliate le tavole di stampa e le successive tirature di questi francobolli particolarmente apprezzati dai collezionisti e – di fatto – piccoli monumenti della storia del nostro Risorgimento. Successivamente l’autore passa a esaminare le falsificazioni effettuate su questi francobolli, apparse sul mercato collezionistico in questi anni, chiarendone la natura, la provenienza e il modo per poterle riconoscere. Le tavole che illustrano il lavoro consentono di identificare ogni falsificazione che, specialmente nel secolo scorso, hanno tratto in inganno tanti collezionisti di questi preziosi francobolli. 

Quello dei francobolli del Ducato di Modena e del suo Governo Provvisorio è un affascinante periodo filatelico molto collezionato dagli appassionati ma infestato (anche a causa delle elevate quotazioni di questi francobolli) da numerose falsificazioni nate, forse, per “tappare i buchi” mancanti nelle collezioni ma diventati poi “mine vaganti” sul mercato essendo spacciati, questi falsi esemplari, per francobolli buoni e di gran valore. L’esame che l’autore propone in questo volume, non solo dei francobolli ma anche degli annulli falsi utilizzati, non lascia spazio ai truffatori che ancora oggi (soprattutto sulle aste online) propongono questi falsi a prezzi d’amatore.

Nella seconda parte del testo sono invece illustrate missive “carpigiane” che documentano il traffico postale della città dei Pio dagli ultimi anni del Settecento all’Unità d’Italia, che si apre tuttavia proprio da una preziosa e inedita lettera (datata 29 gennaio 1513) con richiesta di raccomandazione inviata ad Alberto III Pio, ambasciatore dell’imperatore Massimiliano I, da Milano. Altre lettere, affrancate con valori del Ducato Estense o del Regno di Sardegna, documentano alcuni passaggi epocali della storia postale locale e possono invogliare i lettori a intraprendere una collezione filatelica di sicuro interesse storico.

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