Nata a gennaio per sopperire alle distanze create dalla pandemia, la LPMAM, acronimo di London Performing Academy of Music (www.lpmam.com) è in realtà una piattaforma dedicata ai musicisti del futuro che permette di eliminare i limiti fisici ed economici della lontananza, contribuendo alla costruzione di talenti universali.
A dirigerla è Stefania Passamonte, pianista ed imprenditrice musicale trapiantata a Londra da 18 anni, con alle spalle numerosi album e riconoscimenti ai più importanti premi della musica mondiale tra cui i Grammy Awards.
L’origine della piattaforma è tutta italiana come ha raccontato Stefania, che l’ha sviluppata e diretta.
“Si tratta della prima piattaforma che permette di suonare simultaneamente con quasi zero ritardo e in stereo per dare la massima esperienza delle lezioni in presenza. La nostra missione è quella di preparare una nuova generazione di musicisti che plasmeranno il futuro dell’industria della musica classica”.
E’ un progetto frutto della pandemia?
“Il progetto era già in nuce prima della pandemia, ma quest’ultima ci ha obbligato a spingere la LPMAM ai massimi livelli, permettendoci di sviluppare una nuovissima piattaforma per l’insegnamento on-line della musica classica strumentale.
Il vantaggio non è solo quello di insegnare on-line finché la pandemia mondiale non sarà finita, ma anche di eliminare il limite economico e fisico della lontananza. Questo comprende la possibilità di: poter offrire lezioni con professori e studenti da tutte le parti del mondo, poter accettare studenti internazionali senza l’onere delle tasse universitarie inglesi destinate agli studenti europei dopo la Brexit ma, sopratutto, poter offrire la stessa esperienza educativa a tutti gli allievi, anche a quelli che non possono permettersi di venire a vivere a Londra per studiare”.
Quali sono i vantaggi per gli studenti dell’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli?
“Questa collaborazione porterà i ragazzi del Vecchi Tonelli a studiare con delle vere e proprie star internazionali della musica, oltre a seguire corsi che non sono previsti nei Conservatori italiani o hanno uno sviluppo solo accennato e che, tuttavia, sono fondamentali oggi per accedere al mercato della musica. A questo proposito, la collaborazione offrirà a Londra i docenti più prestigiosi dell’Istituto; la London Performing Academy of Music, invece, proporrà l’intero dipartimento dedicato alla Music Business and Law, alla Music Production e alla Stage Technique, senza dimenticare quello dell’Opera, naturalmente. I corsi di musica LPMAM offrono la possibilità di sviluppare una carriera musicale eclettica e, con una serie di concorsi interni per i migliori studenti, di firmare contratti con etichette discografiche internazionali e di partecipare a tour di concerti con le principali agenzie artistiche del Regno Unito. Per me è un primo grande passo verso una formazione musicale di alto livello sempre più aperta, inclusiva e in grado di unire culture ed esperienze diverse tra di loro”.
Chiara Sorrentino