3%. E’ questa la percentuale di personale sanitario dipendente dell’Azienda Ausl di Modena che ad oggi non si è ancora vaccinato.
“Un ottimo dato – commenta il direttore generale Antonio Brambilla – che però possiamo ancora ulteriormente migliorare. A tutti coloro che non si sono sottoposti alla somministrazione abbiamo mandato una lettera nella quale ricordiamo loro l’obbligatorietà del vaccino e le eventuali conseguenze in cui possono incorrere qualora decidessero di non cambiare idea”.
La “punizione” per chi non rispetterà il diktat sarà “concordato insieme alla Regione Emilia Romagna ma chi non si vaccina rischia di essere ricollocato in una posizione differente e nei casi in cui questo non sia possibile potrebbe scattare un periodo di sospensione dell’attività”, prosegue Brambilla.
Nel frattempo il medico del lavoro aziendale sta contattando quel 3% di personale “uno ad uno. Una vera e propria opera di persuasione e devo dire che finora tale modalità sta portando i suoi frutti. Il vaccino è sicuro e mi auguro di poter portare a casa il risultato del 100% di vaccinati tra i nostri operatori sanitari”.
J.B.