Riapriamo le porte delle Cra: gli anziani ospiti hanno già sofferto abbastanza

“La richiesta al Governo - spiega l'assessore Tamara Calzolari - è quella di consentire in tempi celeri le visite agli ospiti delle strutture mentre a Regione e Ausl chiediamo di confrontarsi per stabilire le modalità con cui tali visite potranno essere svolte. Dal canto nostro cercheremo di favorire tutti gli strumenti che consentono di svolgere gli incontri in piena sicurezza, attraverso le stanze degli abbracci o in ambienti che garantiscano il corretto distanziamento, poichè sappiamo quanto sia determinante mantenere queste relazioni per la buona riuscita dei percorsi di cura e per il benessere psicofisico delle famiglie”.

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foto tratta da repubblica.it

I protocolli di sicurezza ci sono, la disponibilità della Regione Emilia Romagna a fornire i tamponi rapidi è confermata, la vaccinazione del personale e degli ospiti è pressoché terminata: le condizioni di sicurezza affinché possano riprendere le visite dei familiari sono presenti, è ora di riaprire le porte delle Cra.

La sollecitazione arriva dall’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che annuncia l’imminente convocazione di un tavolo con tutti i gestori delle strutture per anziani, per fare insieme il punto. “Le visite dei familiari agli ospiti nelle strutture per anziani devono riprendere al più presto. I nostri anziani – ha commentato Donini – hanno sofferto fin troppo per questa situazione”.

Una richiesta avanzata più volte anche dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carpi, Tamara Calzolari: “ad oggi tutte le nostre strutture sono Covid Free e, dal momento che siamo nel pieno della copertura vaccinale di ospiti e operatori, credo sia il momento giusto per dare al più presto alla famiglie la possibilità di vedere i propri cari, pur nel rispetto di regole stringenti. Non vedo perché si possa andare a prendere un aperitivo e non a far visita a un genitore o a un parente in una casa residenza…”. 

Anziani e famigliari stanno vivendo questa durissima lontananza forzata con grande dolore. Abbiamo chiesto loro un enorme sacrificio, ora però il tempo degli abbracci deve tornare, anche in considerazione dei preziosi accorgimenti adottati: “Tenente Marchi e Quadrifoglio, grazie rispettivamente a un investimento da parte dell’Asp Terre d’Argine nel primo caso e a una donazione del Lions Alberto Pio nel secondo, sono già dotate di una stanza degli abbracci (trasportabile in caso di necessità) per consentire così quel contatto fisico perduto da tanto tempo”. 

Fino al 30 aprile però il Dpcm nazionale vieta l’ingresso di “parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani” se non in casi eccezionali e comunque stabiliti dalla direzione sanitaria di ciascuna struttura.

“La richiesta al Governo – prosegue Calzolari – è quella di consentire in tempi celeri le visite agli ospiti delle strutture mentre a Regione e Ausl chiediamo di confrontarsi per stabilire le modalità con cui tali visite potranno essere svolte. Dal canto nostro cercheremo di favorire tutti gli strumenti che consentono di svolgere gli incontri in piena sicurezza, attraverso le stanze degli abbracci o in ambienti che garantiscano il corretto distanziamento, poichè sappiamo quanto sia determinante mantenere queste relazioni per la buona riuscita dei percorsi di cura e per il benessere psicofisico delle famiglie”.

Jessica Bianchi 

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