L’adesione alla campagna vaccinale da parte del personale sanitario a Modena è altissima e tra i medici supera quota 95%. Un traguardo ragguardevole che ha fatto letteralmente crollare i contagi da Covid – 19 tra queste categorie ad altissimo rischio.
Il numero dei malati tra gli operatori dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena e quelli della popolazione della provincia di Modena hanno avuto un andamento molto simile fino alla seconda metà di gennaio, quando hanno iniziato a divergere, mostrando un trend visibilmente in calo per gli operatori sanitari a fronte di un trend stazionario, con tendenza a un evidente aumento nella popolazione generale dall’8 febbraio.
Dal 1° febbraio a oggi i nuovi positivi tra gli operatori sono 72. Di questi, 34 non avevano fatto il vaccino: 33 sono stati curati a domicilio mentre per un operatore è stato necessario il ricovero in ospedale. Inoltre, 38 operatori risultati positivi al tampone, eseguito da contact tracing (contatto stretto convivente) o da screening ambulatoriale, avevano eseguito almeno 1 dose di vaccino: sono già risultati negativi al primo tampone di controllo e in gran parte rientrati al lavoro.
Sul versante della risposta anticorpale, sono state eseguite 3.292 sierologie negli operatori che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 20 giorni. Il 99,99% di loro ha mostrato una risposta anticorpale vale a dire che ha prodotto anticorpi contro la proteina spike del virus dopo la somministrazione del vaccino. Il 55% degli operatori ha avuto una risposta superiore al limite massimo definito dal test di laboratorio. Purtroppo non sono ancora state acquisite informazioni sulla durata a lungo termine della protezione successiva alla vaccinazione.
“I vaccini – commenta Loretta Casolari, responsabile Sorveglianza Sanitaria e Promozione della Salute dei Lavoratori – sono efficaci nel ridurre il numero dei casi positivi. Tutto questo mentre l’attività di screening sta continuando e può accadere che un vaccinato risulti positivo al tampone, se rimane a contatto stretto con un positivo senza dispositivi di protezione, l’importante è che la malattia non si sviluppi. Il recente decreto del 1° aprile sull’obbligo vaccinale del personale sanitario, infine, ha dato nuovo impulso alla vaccinazione come era da immaginare visto che chi ancora non si era vaccinato, salvo coloro che attendevano per motivi clinici, ha trovato nuova motivazione nel provvedimento e ha vinto le esitazioni iniziali. In generale, però, tra i sanitari ospedalieri l’adesione è stata da subito elevata”.
“La nostra speranza – aggiunge il dottor Lorenzo Broccoli, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – è che non si debba arrivare ad applicare il decreto e che, quindi, anche gli ultimi indecisi si convincano. Nel caso fosse necessario, tuttavia, come Azienda siamo impegnati a vigilare e ad agire di conseguenza”.