Da maggio le vaccinazioni anche in farmacia

Serviranno spazi e corsi ma in Emilia Romagna dal mese di maggio ci si potrà vaccinare in farmacia contro il Covid. Entro il prossimo fine settimana Federfarma consegnerà una mappa degli aderenti alla Regione. A spiegare come saranno organizzate le farmacie è la presidente di Federfarma Modena Silvana Casale.

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Serviranno spazi e corsi ma in Emilia Romagna dal mese di maggio ci si potrà vaccinare in farmacia contro il Covid. Entro il prossimo fine settimana Federfarma consegnerà una mappa degli aderenti alla Regione. Alla presidente di Federfarma Modena Silvana Casale Chiara Tassi ha chiesto come saranno organizzate le farmacie:

“Non saremo affiancati da altre figure professionali, ci sarà solo il farmacista. Ma prima di iniziare le inoculazioni devono essere soddisfatti requisiti ben precisi: l’accordo infatti prevede che il farmacista sia formato attraverso un corso dell’Istituto Superiore di Sanità. La farmacia poi dovrà avere le dotazioni logistiche atte a garantire la piena sicurezza sia del cittadino sia del farmacista. Qualora non ci siano i locali adeguati, si potranno utilizzare anche strutture esterne come i gazebo, sia per la somministrazione dei vaccini che per i tempi di attesa successivi all’inoculazione”.

Quindi questa formazione dovrebbe permettere anche al farmacista di intervenire, in caso di eventi avversi a seguito dell’inoculazione del vaccino, “alla stregua di un medico”?

Non dobbiamo mischiare le figure professionali. Diciamo che in ogni farmacia esiste già un addetto di primo soccorso che proprio in funzione di questo è in grado di intervenire in qualunque situazione di emergenza, in primo luogo chiamando il 118 ma anche per intervento diretto.

Ho letto che prima dell’inoculazione del vaccino è importante eseguire la cosiddetta manovra di Lesser per evitare che il farmaco sia inavvertitamente somministrato per via endovenosa. Si tratta di una manovra semplice – che consiste nell’esercitare una pressione negativa prima dell’iniezione retraendo lo stantuffo per circa 5-10 secondi, ndr- ma pare decisamente importante. Sarà anche qui compito del farmacista eseguirla…

Il farmacista dovrà effettuare, oltre al corso teorico previsto dall’ISS, anche una formazione pratica al seguito della quale otterrà una attestazione che dimostri la sua competenza acquisita da un professionista abilitato alla somministrazione dei vaccini, quale potrebbe essere un medico o un infermiere. Nella formazione complessiva saranno quindi definite le competenze che il farmacista deve possedere per effettuare la somministrazione in piena sicurezza.

Le vaccinazioni, le prenotazioni per i vaccini, la normale attività in farmacia. Siete molto impegnati! Senza contare che ultimamente si è aggiunta anche l’esecuzione, sempre da parte del farmacista, del tampone rapido nasale che prima veniva eseguito autonomamente…

Dopo la sentenza del Consiglio di Statoa seguito di un ricorso dell’ordine dei Biologi, stiamo ridefinendo l’accordo con la Regione Emilia Romagna in modo tale che quello che fino ad oggi era un autotest venga eseguito dal farmacista che direttamente preleva il campione biologico.

Le farmacia che non hanno a disposizione personale per tutte queste attività “extra” possono rifiutarsi di metterle in atto?

Certamente si. Si tratta di un’adesione volontaria così come era stata per i test sierologici ed i tamponi nasali.

Avete provato a calcolare quante saranno le farmacie che daranno la propria disponibilità nel modenese?

Ancora no, ma a breve sarà inviato un sondaggio alle farmacie della provincia per capire quale sarà l’adesione e presentarci alla Regione con numeri precisi.

 

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