Novi di Modena, un comune amico delle api

L’ente pubblico ha approvato una specifica delibera in cui si impegna a mettere in campo una serie di azioni concrete a favore della salvaguardia delle api. Basta poco per fare la differenza.

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2004

Gli insetti impollinatori sono in grave pericolo. La popolazione mondiale delle api è in costante calo. Le cause sono numerose e vedono imputati cambiamenti climatici, distruzione degli habitat, insetticidi, nuovi parassiti e predatori che mettono a rischio la sopravvivenza di questi preziosi insetti. Per questo motivo sempre più persone stanno progettando zone verdi e angoli di giardino o terrazzi con fiori e piante particolarmente ricche di polline. Piccole azioni che, se sommate, possono fare la differenza. A dare man forte è sceso in campo anche il Comune di Novi di Modena. L’ente pubblico, infatti, può ora fregiarsi del titolo di Comune amico delle Api grazie all’approvazione di una specifica delibera in cui l’Amministrazione si è impegnata a mettere in campo una serie di azioni concrete a favore della salvaguardia delle api. Tra gli impegni contenuti nella delibera di adesione vi sono quelli di “continuare a non utilizzare l’uso di erbicidi nella manutenzione dei cigli stradali e negli spazi verdi pubblici”, “includere e incrementare nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di specie vegetali gradite alle api”, “vietare di eseguire qualsiasi trattamento con fitofarmaci ed erbicidi alle piante legnose ed erbacee di interesse agrario”, ma anche la promozione di attività informazione e sensibilizzazione sul valore di Bene Comune dell’apicoltura, coinvolgendo ad esempio le scuole del territorio, e la realizzazione di altre iniziative concrete a sostegno dell’apicoltura.

“Dopo aver partecipato a uno stimolante webinar organizzato da Conapi – Consorzio nazionale apicoltori – spiega Susanna Bacchelli, assessore all’Ambiente del Comune di Novi – mi sono resa conto di quanto ciascuno di noi possa fare per salvaguardare gli impollinatori. Piccoli gesti e buone pratiche da adottare per rendere giardini e terrazzi a misura di api e insetti utili. E allora perchè non dare il buon esempio come pubblica amministrazione?”. Il progetto è uno di quelli che ci piace, poiché fa rima con sostenibilità e cittadinanza attiva: “accanto a un’attività di sensibilizzazione della cittadinanza, a partire dai più piccini, semineremo fiori in numerose aree. Il progetto è già decollato – prosegue l’assessore Bacchelli – ed è iniziato con la riqualificazione di varie aiuole a Novi di Modena mentre a breve, su un’area di 5mila metri quadri a Rovereto sulla Secchia, nella zona sportiva, realizzeremo un prato stabile ricco di specie fiorite”. Un luogo non solo bello da guardare ma nel quale le famiglie potranno immergersi, godere della natura e osservare insieme ai propri figli il comportamento degli insetti, dal ronzio degli impollinatori alla leggiadria delle farfalle. 

L’idea, Covid permettendo, è quella di coinvolgere le scuole e di regalare ai bambini dei Butterfly kit, ovvero dei mini allevamenti domestici per seguire ogni passaggio del ciclo di vita della farfalla Macaone, dallo stadio di crisalide a quello di insetto. Un modo per avvicinare i piccoli a una delle specie più belle d’Europa ma che sta lentamente scomparendo, “per studiarne l’evoluzione sino alla liberazione proprio nel prato di Rovereto. In alternativa doneremo loro delle palline di semi di fiori da piantare insieme a mamma e papà in giardino”, aggiunge Bacchelli.

Le api esistono da molto prima che l’uomo facesse la sua comparsa sulla terra. Sono insetti speciali e non addomesticabili ma che, con l’uomo, hanno stretto un rapporto simbiotico. Da loro riceviamo preziosi nettari, dal miele alla propoli, alla pappa reale… in cambio abbiamo il dovere di proteggerle. 

Jessica Bianchi

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