Su un muro del Carpine sboccerà un’opera dello street artist Seba Mat!

Lo street artist Sebastiano Matarazzo, in arte Mat!, ha deciso nei mesi scorsi di donare una grande opera d’arte alla nostra città. Il murales sorgerà sulla parete affacciata su Piazzale Donatori di Sangue della casa residenza anziani Il Carpine. Un regalo prezioso che, grazie al lavoro della Consulta C al Sociale, partito a febbraio, sarà ancor più emozionante: saranno infatti le parole dei volontari a fungere da colonna sonora al lavoro di Seba. Un racconto corale da cui l’artista potrà trarre ispirazione.

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Sebastiano Matarazzo, in arte Mat!

“Questo maledetto virus ci ha paralizzati, ma la vita va avanti. Il Covid non deve fermarci”. Animato da questo spirito lo street artist Sebastiano Matarazzo, in arte Mat!, ha deciso nei mesi scorsi di fare un dono alla nostra città. Di lanciare un messaggio di speranza realizzando una grande opera d’arte sulla parete – affacciata su Piazzale Donatori di Sangue – della casa residenza anziani Il Carpine. “Un luogo simbolo – racconta – di cura e di lotta. Uno spazio da proteggere”. 

Arianna Agnoletto

L’idea, proposta al Comune di Carpi, ha subito trovato terreno fertile ed entro il mese di aprile prenderà forma e colore. Un regalo prezioso che, grazie al lavoro della Consulta C al Sociale, partito a febbraio, sarà ancor più emozionante, come sottolinea la presidente Arianna Agnoletto: “l’idea di coinvolgere i volontari delle associazioni che afferiscono a Sociale e Sanità facenti parte della Consulta e impegnati quotidianamente nella battaglia contro il Covid, è nata in modo del tutto naturale. Chi meglio di loro, infatti, può raccontare le emozioni, le sensazioni e le paure legate a questo drammatico momento?”. Saranno dunque le loro parole a fungere da colonna sonora al lavoro di Seba. Un racconto corale da cui l’artista potrà trarre ispirazione per incarnare al meglio la sfera emotiva di chi, il Covid, lo ha guardato dritto in faccia e per dare forma a quella sorta di realtà sospesa in cui siamo immersi  da oltre un anno. 

“Le testimonianze di 19 volontari, unitamente a quella di un’operatrice de Il Carpine – prosegue Arianna Agnoletto – diventeranno un video (realizzato col contributo di Marcello Marchesini per la parte narrativa, di Federico Baracchi per riprese e montaggio e con le musiche di Enrico Pasini). Solo così potremo fare memoria di quanto accaduto e non disperdere le esperienze di quegli uomini e quelle donne che, giorno dopo giorno, hanno continuato a mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie energie nonostante tutto”. Silenziosamente e in punta di piedi, con umiltà, mettendosi in tasca la paura, per il bene degli altri. Il video, della durata di circa 20 minuti, “sarà il nostro regalo alla città”, aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali, Tamara Calzolari, e alternerà parole e immagini in un unicum denso di emozione: dai volti dei volontari allo sbocciare di una straordinaria opera d’arte sul candido muro de Il Carpine. Un messaggio nella bottiglia, per non dimenticare. E ripartire più forti che mai.

Jessica Bianchi