Federfarma Modena a fianco dell’Amministrazione comunale di Carpi per dar voce alla necessità di modifica dell’imposta statale sugli articoli per l’igiene femminile legati al ciclo mestruale.
Grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Carpi e Federfarma Modena, le farmacie pubbliche e private carpigiane alzano un’unica voce per sostenere la necessità di modifica dell’imposta statale sugli articoli per l’igiene femminile legati al ciclo mestruale.
Dallo scorso 22 marzo, l’Amministrazione comunale di Carpi ha deciso di farsi carico dell’importo IVA su questa tipologia di articoli, scontando l’equivalente importo nelle farmacie comunali del proprio territorio.
“Da lunedì 29 marzo – dichiara Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – anche le farmacie private carpigiane, nostre associate, potranno condividere quest’iniziativa, per dimostrare il nostro appoggio all’urgente richiesta di modifica dell’imposta statale su tali dispositivi, che sono beni di prima necessità.
Le farmacie aderenti – spiega la dottoressa Casale – applicheranno uno sconto pari all’aliquota IVA sugli assorbenti femminili, disponibili in farmacia.
Inoltre, per 30 giorni, verrà applicata analoga scontistica, pari all’aliquota IVA, su tre macro categorie di prodotti: prodotti per l’igiene intima, dispositivi medici ed integratori alimentari”
“Ci fa molto piacere questa collaborazione tra farmacie private e comunali carpigiane. Quando abbiamo annunciato la nostra iniziativa – commenta Tamara Calzolari, assessore a Sanità e Pari Opportunità del Comune di Carpi – pensata e preparata attorno all’8 marzo, avevamo detto che erano in corso contatti con Federfarma provinciale, e questa pronta adesione, pochi giorni dopo la partenza del Comune, ci fa sperare che altri soggetti privati si aggiungano, con le modalità che riterranno: penso alle parafarmacie e alle catene di distribuzione presenti in città fra supermercati e negozi specializzati. Nelle farmacie lo sconto sugli assorbenti è senza un termine e totale, cioè la quota equivalente all’IVA non è “abbassata” ma proprio “eliminata”, perché appunto totalmente compensata dallo sconto applicato: tuttavia chi volesse condividere questa battaglia di principio potrebbe declinare il proprio sostegno in tanti modi.”