Da anni denunciamo il grave sottorganico in cui versa il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Carpi. Una carenza di uomini a cui si somma una dotazione di mezzi del tutto inadeguata. Una situazione annosa e ormai cronicizzata tornata alla ribalta della cronaca lo scorso 9 marzo, quando in un appartamento sito al terzo piano del cosiddetto Biscione di via Unione Sovietica, si è scatenato l’inferno. Un rogo spento dai Vigili del Fuoco – dopo aver fatto evacuare tutte le famiglie residenti al civico 4 a causa del denso fumo – solo grazie al tempestivo arrivo dell’austoscala.
Ora però quel mezzo – di fondamentale importanza per una città di 70mila abitanti, piena di palazzi – è stato “prestato” al Comando di Piacenza.
In tutta la provincia di Modena resta una sola autoscala: cosa succederebbe se ci fossero contemporaneamente due gravi incendi ai piani alti?
Sul tema è intervenuto oggi il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli: in una lettera inviata al comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, ingegner Giuseppe Lomoro, chiede maggiore chiarezza.
“Il distaccamento di Carpi nel dicembre 2019 è stato avanzato di livello, nonostante ciò le risorse umane e i mezzi non sono stati adeguati al nuovo status rimanendo fermi alle 32 unità operative complessive. Rispetto alla dotazione di automezzi, mi preme sottolineare – si legge nel testo della missiva – che, come ahimè ripreso dalla stampa locale, la dotazione dell’autoscala presente sulla sede di Carpi sia spesso utilizzata da altre sedi dei Vigili del Fuoco dislocate in regione e fuori territorio. Questo crea al territori di riferimento del Distaccamento di Carpi, che copre una vasta area geografica, con una popolazione stimata intorno alle 154mila persone, un potenziale rischio in caso di emergenze. Le chiedo dunque – conclude il primo cittadino – se sono previsti adeguamenti di personale e mezzi”.
Jessica Bianchi