La primavera è alle porte, le giornate si allungano, le temperature sono sempre più tiepide e la natura si risveglia.
“I primi canti territoriali delle cinciallegre e delle cinciarelle per il corteggiamento – commentano i volontari della Lipu di Carpi – sono iniziati già a metà gennaio. Alcuni uccelli, come merli, cince e codibugnoli, stanno già costruendo il nido, dunque ci auguriamo che le potature non si protraggano oltre questo mese onde evitare che incidano negativamente sulla nidificazione”.
In questa stagione gli insettivori si nutrono ancora presso le mangiatoie poste nei nostri giardini e sui terrazzi ma ad aprile occorrerà toglierle e disinfettarle con alcool, pronte a essere nuovamente installate il prossimo autunno, a novembre.
“Non è infatti una buona consuetudine quella di abituare gli uccelli al solo cibo di origine vegetale come i semi dopo l’inizio della primavera ovvero quando i loro piccoli necessitano di un cibo proteico, come gli insetti appunto, per crescere forti e sani. Viziarli con cibo non adatto alla stagione – proseguono i volontari – rischierebbe di penalizzarli”.
Ora sarebbe molto utile per gli uccelli mettere a loro disposizione una fonte di acqua, basta un sottovaso, affinché possano bere e farsi un bagnetto per ripulirsi.
Per chi lo desidera, questo è anche il momento per installare i nidi artificiali di legno a cassetta per le cinciallegre (con un foro di 32 mm) e le cinciarelle (con un forellino di 28 – 30) attualmente impegnate a cercare l’angolino perfetto per nidificare e covare le prime uova: se la bella stagione si prolungherà “probabilmente saranno tre le covate, una a primavera, una nel pieno dell’estate e una terza all’inizio dell’autunno”, spiegano i volontari.
Sono perfetti anche i nidi a tronchetto in legno cemento, ancor più duraturi rispetto a quelli in legno.
“I nidi vanno posizionati ad almeno 3 metri di altezza, sugli alberi o sui pali, lontani dalle strade trafficate, rivolti a Est o a Ovest, facendo in modo che nel caso in cui i piccoli, in occasione del loro primo volo, cadano, possano trovare un morbido tappetino d’erba e una zona non disturbata”.
Da febbraio a novembre i nidi non dovranno mai essere né toccati né aperti, occorrerà ispezionarli in pieno inverno per ripulirne l’interno e disinfettarlo con uno spray antiparassitario, possibilmente al piretro. Dopodiché saranno pronti per la stagione successiva oppure potranno essere lasciati appesi affinché possano fungere da dormitori nella fredda stagione invernale.
Ancora poche settimane e il cielo di Carpi sarà poi attraversato dal volo dei migratori: tra i più efficienti cacciatori di insetti, tra poco vedremo le prime le rondini insieme ai balestrucci e intorno ai primi di aprile giungeranno sin qui anche i rondoni. Vi aspettiamo!
Jessica Bianchi