“In questo dramma infernale che stiamo attraversando – commenta il professor Lorenzo Iughetti, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena – fa grande notizia il ricovero in Terapia intensiva di un 14enne mentre ai 300 morti quotidiani ci siamo ormai pressoché assuefatti”.
La fascia pediatrica, assicura, è toccata in modo “assolutamente marginale dal Covid, non perché non vi siano bimbi positivi, in realtà numerosi, ma perché la sintomatologia è molto lieve e raramente porta al ricovero”.
Nella prima ondata le ospedalizzazione “si contavano sulle dita di una mano”, ora sono aumentati, seppur relativamente, “parliamo di 2-3 ricoveri alla settimana, con sintomatologia respiratoria, solitamente non troppo grave e complicanze gastro-intestinali. Al momento in reparto abbiamo 3 bimbi ricoverati, due in età scolare e uno più piccolo. Poi vi sono casi rari in cui la malattia si complica, provocando una sindrome infiammatoria multi sistemica e in quel caso il ricovero in terapia intensiva si rende necessario non per problemi di carattere respiratorio ma a causa della compromissione di diversi organi, dal fegato ai polmoni, al cuore”, spiega il professor Iughetti.
L’uso delle mascherine ha però “salvato” molti piccoli da un’altra patologia assai insidiosa: “gli anni scorsi – spiega Iughetti – registravano dai 120 ai 140 ricoveri per insufficienza respiratoria da bronchiolite in bimbi sotto l’anno di età. Quest’anno uno solo. E tale scomparsa – a Modena come in tutta Italia – ci ha salvati letteralmente, altrimenti avremmo avuto grossi problemi di gestione in reparto dove, lo ricordiamo, i posti letto si dimezzano poiché ogni stanza viene occupata dal piccolo degente e da uno dei suoi genitori”.
Sui vaccini per l’età pediatrica il professore è cauto: “come tutti i farmaci, anche i vaccini vengono sperimentati prima sull’adulto, poi per poter essere somministrati ai minori devono fare un nuovo iter di sperimentazione in quanto i dosaggi e gli effetti sono diversi. Al momento questa sperimentazione è cominciata negli Stati Uniti, credo che presto comincerà anche in Europa, non appena avremo un numero di dati sufficienti”.
Il professor Lorenzo Iughetti lancia poi un appello: “abbiamo avuto alcuni casi di bambini in provincia di Modena a cui è stato diagnosticato un tumore in ritardo poiché i genitori hanno esitato a portarli in ospedale per paura. Non esiste solo il Covid, non dimentichiamolo. In caso di sintomi o malesseri essere tempestivi è importante”.
Jessica Bianchi