La vittoria dei Maneskin dona il colpo finale rock al 71° Festival della canzone italiana. Partito tra mille polemiche (farlo o non farlo, con pubblico presente in sala o su una nave da crociera) alla fine Amadeus e Fiorello sono riusciti a portare a casa 5 serate (lunghissime come tempi) ma spensierate. Sono sempre stati due milioni in meno gli spettatori presenti davanti allo schermo, rispetto alla scorso anno; con intenzione (per protesta) oppure ben concentrati sulla crisi economica dovuta all’emergenza Covid. Senza dubbio però chi voleva trascorrere alcune ore immerso in nuove canzoni si è divertito o commosso davanti alle nuove produzioni musicali che daranno linfa nuova a un settore (musica, spettacolo, live…) purtroppo inspiegabilmente dimenticato. Vincitrice assoluta Orietta Berti arrivata all’ottavo posto. Ogni giorno ne aveva una da raccontare (inseguita dalla polizia oppure quando ha allagato la stanza di albergo) ma ha dato lezione di canto a tutti. E’ stata l’unica infatti a non usare gli ear monitor (cuffiette nelle orecchie che permettono di sentire l’orchestra e la propria intonazione) ma affidarsi alle casse spia del palco e il risultato è stato quello di 4 performance uniche e intonate. Peccato non le sia stato consegnato un Premio alla Carriera. Hanno vinto i social: volenti o nolenti i numeri e i voti dei follower hanno fatto la differenza nell’ultima serata portando sul podio sia Francesca Michielin e Fedez (arrivati secondi) che i Maneskin (vincitori dell’edizione) cambiando ogni pronostico della settimana. Ha vinto l’eleganza musicale: Malika Ayane, Noemi, Arisa e lo stesso Ermal Metal terzo classificato) hanno davvero emozionato. Tutto rose e fiori? Oppure qualcuno avrà perso in questo festival?
Sicuramente le tempistiche televisive che hanno comportato esibizioni a notte fonda creando disparità di visione tra i cantanti perché un conto è cantare alle dieci di sera e un conto alle 1.30 di mattina. E poi Ibraimovich. Personalmente ritengo la sua ospitata un’occasione mancata perché poteva giocare molto di più sul prendersi in giro e invece è rimasto incastrato in frasi e atteggiamenti sempre uguali e stereotipate. Peccato. Sicuramente ha vinto Radio Bruno che ogni giorno vi ha informato in merito alle curiosità e novità musicali. Non era così scontato. E’ stata la prima volta infatti che abbiamo intervistato tutti i protagonisti della kermesse canora da remoto con video chiamate dedicate per ogni artista. Un lavoro immenso della nostra parte tecnica. Un grazie quindi a tutta la Sanremo Room: Alessandro Prandi, Leonello Viale, Mario Rybansky, Paolo Meneghelli, Erio Cipolli, Stefano Sculli, Laura Padovani e il nostro editore, Gianni Prandi.
Appuntamento a domenica 14 marzo, dalle 10 alle 13, quando scopriremo il vincitore del Controfestival, la canzone sanremese più apprezzata dagli ascoltatori di Radio Bruno. Intanto continuate a votare sul sito www.radiobruno.it
Georgia Passuello
Quant’è rock un abbraccio!
Sì, perché da inviata, come da telespettatrice una delle immagini di quest’anno che mi rimarrà nella memoria, è quella dell’abbraccio finale tra Maneskin, Fedez e Michielin, giovani felici sul podio che si stringono in un gesto che al momento non ci è consentito ma che richiama forte la voglia di dire “lo rifaremo presto”.
Questo Festival 2021 ha visto mancare questo: gli sguardi dal vivo, le strette di mano, il fatto di poter respirare la stessa aria, di sentire gli stessi profumi e di non viverlo solo tramite uno schermo ma dal punto di vista dell’affetto e dell’entusiasmo dei cantanti in gara non è stato certo manchevole.
Per questo abbiamo cercato di portare ai nostri ascoltatori e telespettatori un racconto che non facesse invidia alle esperienze passate, carico di volti, voci e curiosità, come quando abbiamo giocato a fare il toto pronostico per il podio coi cantanti in gara (vinto da Willie Peyote) o come quando abbiamo chiesto ai big “che cos’è per te Sanremo” e abbiamo capito quanto rappresentasse per tutti poter tornare a fare musica dopo un anno di stop, poter tornare a cantate per i propri fan prima che per la gara. Non sono mancate risposte argute e divertenti, come quella di Ermal Metal “Pippo Baudo” o dello Stato Sociale che ci ha detto “Ginkgo Biloba… Post pioggia” (potete rivedere tutti i video sul nostro canale instagram @radiobruno).
Abbiamo vissuto situazioni particolari, come quando abbiamo raggiunto Arisa che si stava spostando in auto e che, non volendo perdere l’occasione di chiacchierare con noi, si è prestata a un’intervista “in movimento” trasformatasi in un siparietto divertentissimo o come quando Francesco Renga e Francesco Gabbani si sono “incrociati” in un’intervista e hanno potuto scambiare due chiacchiere da vecchi amici, con noi presenti a fare da collante!
Vi chiederete com’è possibile che due artisti possano “incontrarsi” se sono a distanza, non l’ho specificato ma lo faccio ora, abbiamo realizzato tutte le interviste, audio e video, in videochiamata e in totale sicurezza, noi dal nostro studio tv che abbiamo soprannominato Sanremo Room (avete visto che lavoro fantastico hanno fatto i nostri tecnici?) e gli artisti da… dovunque fossero!
Abbiamo così lottato (e vinto!) contro gli imprevisti tecnici e le mancanze di connessione e abbiamo potuto anche godere di chi, ormai abituato come tutti a vivere una quotidianità a distanza, ha pensato di allestire la propria postazione interviste con gusto ed eleganza, come Gaia, che ha preparato un vero e proprio set che poteva ricordare un salottino immerso nella natura e nel design.
E’ stato difficile ma è stato bellissimo. L’affetto è arrivato forte anche da chi ci ha seguito, giudice ultimo del nostro lavoro che voleva essere un racconto fatto di musica, parole e atmosfere che potessero portare un po’ di leggerezza in un periodo così pesante. Speriamo di esserci riusciti!
Laura Padovani