E’ stato un vicino di casa a mettere la parola fine all’incubo di una giovane donna romena. Lo scorso 16 febbraio l’uomo ha infatti contattato i Carabinieri di Carpi per lamentare i rumori molesti provenienti da un appartamento vicino al suo. A finire in manette un 32enne originario della provincia di Reggio Emilia e domiciliato a Carpi: l’uomo dopo aver costretto la sua ex fidanzata a salire sulla sua autovettura, le ha sottratto il cellulare e l’ha portata a casa dove l’ha trattenuta con la forza per tutta la notte, percuotendola ripetutamente e puntandole al collo un coltello, minacciando di ucciderla se avesse urlato.
Un’aggressione violenta che ha provocato alla donna un trauma all’orecchio e contusioni multiple giudicate guaribili in sette giorni ma per sanare le ferite psicologiche servirà molto più tempo. Questa notte dell’orrore, infatti, non è stata altro che la punta dell’iceberg, le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato alla luce un incubo che durava da mesi.
L’aguzzino infatti da tempo costringeva la ex, mediante l’uso della forza, a subire ripetuti atti sessuali. Le indagini condotte dai militari di Carpi, comandati dal capitano Alessandro Iacovelli, hanno delineato un quadro probatorio talmente grave da indurre la Procura a richiedere la custodia in carcere dell’uomo, misura che il GIP modenese, in tempi brevissimi, ha emesso e che ieri pomeriggio è stata eseguita. Ora l’uomo è in carcere e dovrà rispondere dei reati di: sequestro di persona, minaccia, violenza sessuale e lesioni personali.