Alla scoperta delle antiche mura della città

L’area della ex Cantina di viale De Amicis insiste su un bastione, detto delle Grazie, delle mura difensive fatte erigere dalla famiglia Pio e che cingevano la nostra città.

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Baluardo di S.Maria delle Grazie - Scavo archeologico guidato da Antenore Manicardi del Gruppo Archeologico Carpigiano e ispettore onorario della Soprintendenza ai Beni archeologici

L’area della ex Cantina di viale De Amicis insiste su un bastione, detto delle Grazie, delle mura difensive fatte erigere dalla famiglia Pio e che cingevano la nostra città. 

Una descrizione particolare del bastione la troviamo nella mappa Parte del confine della fossa di Carpi contro li beni del signor Bartolomeo Grillenzoni, del matematico carpigiano Luca Nasi (1665-1748) e conservata nell’Archivio Storico di Carpi: rappresenta la porzione delle fortificazioni cittadine nei pressi del bastione delle Grazie (dal nome della chiesa), poi di San Rocco, corredata da una legenda, dalla scala e soprattutto da un commento dove il Nasi firma, data (1714) e precisa le motivazioni del disegno.

Viale de Amicis all’inizio del Novecento dopo l’abbattimento delle mura

Le fondamenta delle mura in questa parte di città tornarono alla luce nei primi anni Duemila grazie a uno scavo guidato da Antenore Manicardi del Gruppo Archeologico Carpigiano e ispettore onorario della Soprintendenza ai Beni archeologici.

Lunga 3.683 metri, con le sue tre porte e cinque bastioni, l’antica cinta rinascimentale venne infatti progressivamente demolita tra il 1904 e il 1912, fatta eccezione per porta Mantova, parzialmente distrutta nel 1920 e definitivamente abbattuta sotto il regime fascista nel 1928. 

Jessica Bianchi

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