…vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Le parole con cui Primo Levi apre Se questo è un uomo sono state scelte da Eleonora Guastalla e Leonardo Losi per concludere il video Sul fondo. Lo stesso titolo richiama uno dei capitoli del libro scritto da Levi, ebreo, deportato ad Auschwitz dopo essere transitato al Campo di Fossoli e sopravvissuto all’Olocausto. In quattordici minuti i due studenti di 5T dell’indirizzo di Scienze Umane del Liceo Fanti condensano la potenza del racconto dell’inferno dei lager ricostruendo la biografia di Primo Levi e i suoi giorni dal 13 dicembre 1943 fino alla liberazione di Auschwitz nel 1945.
Lo hanno fatto recitando, perché entrambi condividono la passione per il teatro, scegliendo contesti sempre molto adatti per girare le immagini (“vivere a Carpi ci ha dato la possibilità di entrare in contatto con i luoghi particolarmente significativi come la Stazione dei treni e il Cortile delle Steli) e avvalendosi della collaborazione di Beatrice Guastalla per alternare al racconto performance di danza.
“Tutto è nato quando la prof. di italiano Carla Aurola ha assegnato alla classe la realizzazione di un progetto ispirato a Se questo è un uomo e ci siamo ritrovati in coppia insieme per realizzare l’elaborato creativo” raccontano Eleonora e Leonardo.
In un’unica giornata di intenso lavoro hanno lavorato alle riprese e poi si sono dedicati al montaggio: il video, ben fatto e curato nei minimi dettagli, viene dal cuore dei due studenti su cui l’efficacia della scrittura di Levi ha lasciato il segno, soprattutto quando si fa testimonianza di quanto si possa perdere della propria condizione umana.
“Quegli avvenimenti sono sempre più lontani nel tempo e anche gli ultimi sopravvissuti ormai stanno scomparendo ma non per questo devono avere minore importanza. A scuola lavoriamo per conoscere la storia e tramandare la memoria per avere una maggiore consapevolezza. Noi abbiamo sentito il dovere di trovare un modo per comunicare questi fatti alle generazioni dopo la nostra e speriamo di raggiungere la coscienza delle persone” concludono Eleonora e Leonardo che hanno espresso il desiderio di donare Sul fondo alla Fondazione Campo Fossoli.
S.G.