Il dottor Montanari va in pensione e nelle frazioni di Migliarina e Budrione si scatena il putiferio. L’ambulatorio, essenziale presidio di cura di prossimità, soprattutto in questo momento di pandemia, da lunedì chiude i battenti.
La soluzione messa in campo dall’Ausl, dopo che i medici di medicina generale hanno estratto il due picche di fronte alla possibilità di garantire la continuità assistenziale in frazione, è la classica copertina che lascia scoperti i piedi.
“Esclusivamente per i pazienti anziani con difficoltà di spostamento – spiega l’Ausl di Modena in una nota stampa – stiamo lavorando all’istituzione di un presidio di Continuità assistenziale, con la presenza di un medico USCA o di guardia medica, alcune ore al giorno per più giorni a settimana”. A partire da quando? Dove? Non è ancora dato sapere.
“Non hanno invece avuto esito tutte le altre proposte, vagliate sin dalla notizia del pensionamento del dottor Montanari (ndr – annunciato un anno fa), nel rispetto delle normative e degli accordi nazionali in materia. È in questo solco che l’Ausl ha l’obbligo di muoversi”, prosegue l’azienda sanitaria.
Bocciata dal Comitato aziendale dei Medici di Medicina Generale anche la proposta di individuare un medico interinale poiché, in virtù dell’accordo collettivo nazionale, sull’intero territorio del Comune di Carpi i Medici di medicina generale attivi hanno ancora complessivamente circa 9mila posti liberi e possono dunque accogliere anche i pazienti residenti nelle frazioni di Migliarina e Budrione. E’ possibile che in una situazione del tutto eccezionale come quella che stiamo vivendo, vedi alla voce pandemia, non sia possibile prevedere una deroga al regolamento? La burocrazia batte il Covid 1 a 0.
“Ringrazio l’azienda per aver trovato una soluzione, seppur parziale, per i più fragili – commenta il sindaco Alberto Bellelli – ma sono deciso a incontrare i medici di medicina generale di Carpi per farmi spiegare perché non abbiano voluto dare una risposta positiva a questa vicenda”.
L’Ausl nel frattempo invita gli assistiti del dottor Montanari che non hanno ancora provveduto a effettuare il cambio medico a farlo, assicurando di essere impegnata nel “ricercare soluzioni sia a lungo termine, sia nell’immediato, per poter rispondere all’esigenza di continuità assistenziale dei cittadini della frazione”.
E intanto a Migliarina e Budrione, dove risiedono circa 2.800 cittadini, – e dove ora anche la farmacia rischia di non farcela – regnano il caos, la frustrazione e la rabbia.
Jessica Bianchi