Ha 42 anni Gaia ed è affetta da sclerosi multipla. Lei e sua figlia, una studentessa di quasi diciotto anni, vivono presso il Centro di ospitalità per adulti, casa ex Carretti, in via Ugo da Carpi. Una struttura vecchia e per nulla adeguata alle condizioni di salute di Gaia: “sono destinata a finire su una carrozzina per disabili e qualora le mie condizioni di salute peggiorassero non sarò più in grado di entrare in casa, al primo piano, in modo autonomo. Per questo motivo – spiega questa nostra concittadina – ho chiesto al Comune di Carpi un aiuto per poter avere una casa al piano terreno o un appartamento in un palazzo dotato di ascensore e adibito anche al trasporto disabili. Sono veramente disperata perché sinora ogni mio appello è caduto nel vuoto”. La soluzione alternativa proposta a dicembre a Gaia, infatti, non era consona alle sue necessità: “come avrei potuto dire sì a un monolocale di 40 metri quadri, balcone e cantina compresi, con un bagno dotato di vasca che per le mie condizioni fisiche è impossibile da utilizzare? Vorrei una sistemazione consona per sopportare più dignitosamente la mia malattia e per far crescere mia figlia con meno angosce. E’ forse troppo?”.
L’assessore alle Politiche Sociali Tamara Calzolari dal canto suo assicura di essere “impegnata a trovare soluzioni per farla uscire da quella che riteniamo una soluzione non idonea ma al momento abbiamo fatto proposte alternative migliorabili che purtroppo la signora ha rifiutato. Avevamo insistito affinché non perdesse questa occasione per poter almeno entrare nell’Erp con la prospettiva di cambiare una volta che si liberasse un appartamento maggiormente rispondente alle sue richieste. Ma così non è stato”.
Insomma case popolari piene. Turn over pressoché congelato…
Gaia però non ci sta e promette di rivolgersi al Governatore della Regione Emilia e Romagna, Stefano Bonaccini, affinché “possa intercedere e trovare una soluzione al mio problema”.
Jessica Bianchi