Lo studio medico di Migliarina non verrà soppresso ma la partita è lungi dall’essersi conclusa

Tutelare il diritto alla salute, soprattutto in piena pandemia Covid, è una priorità, aspettiamo di conoscere quali azioni - urgenti - verranno adottate.

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Ausl, Amministrazione comunale e rappresentanti dei Medici di medicina generale si sono riuniti per cercare di trovare una soluzione affinchè lo studio medico di Migliarina, a partire al primo febbraio, dopo il pensionamento del dottor Giuseppe Montanari, non chiuda definitivamente i battenti. Un’ipotesi
che aveva scatenato numerosi mal di pancia in frazione e che creerebbe notevoli disagi soprattutto ai residenti più anziani. Nel corso dell’incontro sono state messe sul piatto alcune papabili soluzioni che consentirebbero di mantenere il presidio aperto fino a settembre, quando si dovrebbe arrivare a una nomina formale. In febbraio sarà infatti ripubblicato il bando – sinora andato deserto – per individuare in via definitiva un medico convenzionato: l’iter, che terminerà a luglio e che secondo Comune e Ausl dovrebbe far gola a qualcuno in considerazione del potenziale numero di pazienti, si concluderà a settembre con l’eventuale entrata in servizio del nuovo medico. Difficile capire da dove nasca tanto ottimismo dal momento che il bando, pubblicato più volte negli ultimi due anni, non ha mai dato esito positivo.
Insomma la partita è ben lungi dall’essere finita ma, spiega il sindaco Alberto Bellelli, “l’azienda sanitaria ci ha assicurato di voler fare di tutto affinché un presidio di prossimità come quello di Migliarina, una frazione popolosa con oltre 1.000 pazienti e in maggioranza anziani, non venga disperso. I rappresentanti dei medici di Medicina generale e la sanità pubblica si sono dimostrati disponibili per continuare a dare la necessaria copertura al servizio. Aspetto con attenzione le proposte che verranno messe in campo per garantire la continuità assistenziale, conscio che alcune sfide complesse, tra cui la campagna vaccinale, non possono essere in alcun modo disattese”. Tutelare il diritto alla salute, soprattutto in piena pandemia Covid, è una priorità, aspettiamo di conoscere quali azioni – urgenti – verranno adottate.
Jessica Bianchi

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