Sono finiti agli arresti domiciliari un uomo di 35 anni originario di Correggio e una donna di 62 anni originaria di Gonzaga, entrambi nomadi pluripregiudicati. I due, il 15 ottobre e il 3 novembre 2020, fingendosi operatori sanitari con funzioni di controllo e igienizzazione dei locali, sarebbero riusciti a rubare oro e denaro che due anziane signore di Soliera custodivano in casa. I due truffatori sono stati arrestati dai Carabinieri di Carpi.
Nel primo caso, uno ha suonato al citofono, qualificandosi come operatore dell’ospedale di Carpi, chiedendo alla donna di entrare in casa per fare la sanificazione all’interno dell’abitazione. La vittima ha acconsentito accompagnandoli nelle stanze della propria abitazione e mentre uno la distraeva, l’altro complice si è impossessato dei valori. Nel secondo caso gli autori si erano qualificati come incaricati di aiutare l’anziana nella deambulazione; in quest’ultimo caso, l’anziana signora, insospettitasi poiché d’un tratto non aveva più visto uno dei due, ha deciso di chiamare i Carabinieri.
“Siamo partiti da un accuratissimo sopralluogo – spiega il capitano Alessandro Iacovelli, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi – e dal racconto delle parti offese, le quali benché profondamente scosse hanno fornito una ricostruzione attendibile di quanto accaduto.
La dinamica ricostruita dalle indagini ha permesso di dimostrare come i due truffatori abbiano agito approfittando della debolezza delle vittime, muovendosi travisati e riuscendo ad accedere alle abitazioni.
Due personalità che definirei allarmanti e pericolose, connotate da una inquietante disinvoltura nel commettere delitti tanto spregevoli”.
E poi il capitano Iacovelli lancia un accorato appello alle persone più anziane: “ricordate, nessuno verrà a sanificare la vostra casa se non siete stati voi a richiederlo; nessuno verrà a somministrarvi il vaccino anti Covid a domicilio; nessun operatore di alcuna società che eroga gas, acqua o elettricità verrà a verificare una eventuale contaminazione dei vostri impianti… qualora ciò dovesse accadere c’è solo una cosa da fare: chiamare senza indugio il 112! Non siete soli, noi possiamo aiutarvi”.
J.B.