Era il 4 ottobre 2018 quando una signora trovò un Border collie mentre girovagava per le strade di Rovereto con una tanica appesa al collo e prontamente lo portò al Canile di via Bertuzza, a San Marino.
Immediatamente scattò la denuncia ai Carabinieri della Stazione di Novi di Modena: grazie al microchip, i militari riuscirono a risalire al proprietario, un cittadino cinese residente a Novi. L’uomo si giustificò dicendo che grazie alla tanica, il cane non sarebbe riuscito a scappare: venne denunciato per maltrattamento di animali.
A due anni di distanza, spiega Raffaella Benedusi, responsabile del Canile Intercomunale, “i nostri avvocati, che ringraziamo vivamente, ovvero il dottor Cosimo Zaccaria e la dottoressa Francesca Gasparini, hanno portato a casa una straordinaria vittoria. Siamo infatti riusciti a costituirci parte civile e a ottobre del prossimo anno andremo a processo. I tempi sono lunghi ma quando si tratta di maltrattamento di animali denunciare è fondamentale. Questo cane era già scappato più volte ed era terrorizzato ogniqualvolta qualcuno cercava di toccarlo”.
Questi crimini odiosi sono difficili da perseguire ma “è necessario fare la propria parte per porvi fine”, conclude Raffaella Benedusi.
J.B.
Il Canile si è costituito parte civile: “stop ai maltrattamenti”
Ricordate il Border Collie trovato a Rovereto con una tanica legata al collo? Ebbene, a due anni di distanza, spiega Raffaella Benedusi, responsabile del Canile, “i nostri avvocati hanno portato a casa una straordinaria vittoria. Siamo infatti riusciti a costituirci parte civile e a ottobre del prossimo anno andremo a processo. I tempi sono lunghi ma quando si tratta di maltrattamento di animali denunciare è fondamentale”.