Il fiume Panaro ha esondato alle 7 di questa mattina, a monte dell’abitato di Nonantola, nel modenese, travolgendo l’argine. Un evento dovuto a una situazione meteo definita dai tecnici più che eccezionale, che ha sommato lo scioglimento della neve in quota – 40 centimetri di manto nevoso diventato acqua in pochissime ore – a piogge a carattere torrentizio.
“In questo momento la priorità è mettere in sicurezza la popolazione – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo – per questo sono in corso le evacuazioni di alcune persone e famiglie dell’abitato di Nonantola interessate dalla rottura dell’argine. Le casse di espansione di Secchia e Panaro hanno raggiunto i livelli massimi e sono riuscite a invasare milioni di metri cubi d’acqua evitando così lo scenario peggiore”.
La situazione
Le casse di espansione di Secchia e Panaro hanno raggiunto i livelli massimi e invasato milioni di metri cubi d’acqua. Sul Secchia, a Ponte Alto di Modena è in corso il colmo della piena che durerà per diverse ore con livelli intorno a 11,20 metri superiore di circa 60 cm rispetto al massimo storico raggiunto.
Gli interventi da poco realizzati stanno contribuendo alla gestione dell’evento, tuttavia sono in corso verifiche per capire se in tutte le sezioni sia garantito un franco di sicurezza o ci possano essere problemi di tracimazioni.
Allagamenti in corso si sono verificati a valle della cassa di espansione di Campogalliano e a valle della cassa di espansione del fiume Panaro con interessamento della località Fossalta e delle abitazioni a monte e valle della via Emilia da Fossalta al ponte di Sant’Ambrogio.
Alcuni allagamenti si sono verificati anche nelle abitazioni limitrofe il torrente Tiepido che ha avuto livelli molto alti per le acque rigurgitate del fiume Panaro.