A Carpi le bici avranno i loro angeli custodi

Un mestiere antico, di cui non si è ancora persa la memoria, è il protagonista di Ciclobox: il deposito per biciclette custodito da una decina di ragazzi disabili e persone fragili che verrà attivato a partire dal 5 dicembre e fino al 9 gennaio, dalle 8.30 alle 13, nelle giornate di mercato in centro a Carpi.

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La gestione del diario giornaliero

Un mestiere antico, di cui non si è ancora persa la memoria, è il protagonista di Ciclobox: il deposito per biciclette custodito da una decina di ragazzi disabili e persone fragili che verrà attivato a partire dal 5 dicembre e fino al 9 gennaio, dalle 8.30 alle 13, nelle giornate di mercato in centro a Carpi.

Patrocinato dal Comune di Carpi, Ciclobox è l’innovativo progetto lanciato dall’associazione Il Tesoro nascosto e approvato e finanziato dalla Consulta C Attività Umanitarie, Socio Assistenziali, diritti dei cittadini e degli utenti.

“Tutti gli anni – spiega Arianna Agnoletto, presidente della Consulta C – abbiamo una piccola cifra da destinare a progetti che riteniamo meritevoli nell’alveo delle associazioni che afferiscono alla Consulta. Ciclobox è molto significativo non solo per il servizio che offre, ovvero sostenere la mobilità alternativa e offrire agli amanti della due ruote un posto sicuro nel quale depositare la propria bicicletta, ma anche per aiutare i ragazzi disabili nella loro ricerca dell’autonomia”.

Preparazione di marche e contromarche per identificare le biciclette

Ogni giovedì e sabato, per tutto il periodo natalizio, sarà dunque possibile parcheggiare la propria due ruote nell’area interna dei giardini pubblici tra il Teatro e Il Municipio dove saranno predisposte le griglie per le bici e posizionata la casetta per i custodi che con tanto di marca e contromarca forniranno un servizio del tutto gratuito e a dir poco utilissimo.

Alla realizzazione di Ciclobox hanno collaborato vari soggetti del territorio dando vita a un circolo virtuoso di “bei gesti e bei valori”, sorride Arianna Agnoletto: l’Associazione Malati Oncologici ha fornito la casetta, trasportata gratuitamente da Garc, dove troveranno riparo in un luogo caldo e riparato i ragazzi e gli operatori, mentre Fiab e Centro Servizio Volontariato Terre Estensi li supporterà nella gestione e custodia delle biciclette.

“Inizialmente – commenta Fiorella Facciolo, volontaria de Il Tesoro Nascosro nonché referente del progetto – Ciclobox voleva essere esteso a tutti i quattro comuni dell’Unione delle Terre d’Argine nei giorni di mercato. Un obiettivo ambizioso per riuscire a occupare quanti più ragazzi disabili possibile. Poi, durante i mesi del lockdown sono entrata in Consulta C come uditore e il progetto seppur ridimensionato è stato accolto con entusiasmo e finanziato. Ora parte in via sperimentale a Carpi ma nulla vieta che in futuro possa essere esportato nei comuni limitrofi. Siamo consapevoli della complessità del periodo ma tutto è stato organizzato e sarà gestito nel pieno rispetto delle vigenti norme anti Covid: i contatti col pubblico saranno limitatissimi e i ragazzi non toccheranno le biciclette lasciate in deposito”.

Il progetto non intende solo promuovere un’ attività a favore dei più fragili, ma farli lavorare in un servizio alla comunità rendendoli partecipi e attivi al fine di rafforzarne l’autostima, le relazioni interpersonali e l’integrazione.

“A gestire il deposito – prosegue Fiorella Facciolo – saranno il sabato una decina di ragazzi, aderenti ai nostri progetti di autonomia, suddivisi in turni da due e una persona fragile, mentre il giovedì il servizio sarà coperto da 2 – 3 persone inviate dai Servizi Sociali. Loro saranno i veri protagonisti ma potranno contare sulla presenza discreta dei volontari qualora avessero bisogno”.

Le ripercussioni dell’emergenza Covid sui ragazzi disabili sono evidenti: “sono più frenetici e destabilizzati poiché privati di numerosi punti di riferimento a cui erano abituati. Le famiglie sono preoccupate. Per questo motivo – conclude Facciolo – abbiamo deciso di riprendere i Sabati di sollievo per dare loro una stabilità e offrire qualche ora di sollievo ai famigliari”.

Jessica Bianchi