No alla strage di platani a Novi di Modena

L’Amministrazione Comunale di Novi di Modena ha espresso la volontà di tagliare tutti i platani dello storico viale XXII Aprile entro la fine del prossimo anno. “Una decisione inaccettabile, prima ci facciano esaminare la perizia che ne certifica la pericolosità”, commenta Mara Manicardi.

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“Viale XXII Aprile è un viale alberato storico di grande bellezza. E’ composto da un doppio filare di platani piantati nel 1947. I 68 esemplari oltre a rendere lo skyline di questa strada a dir poco imponente, costituiscono un prezioso e ombroso polmone di ossigeno”. A parlare è la novese Mara Manicardi che si sta battendo per evitare che si faccia scempio del viale: “l’Amministrazione Comunale di Novi di Modena ha convocato un’assemblea pubblica nel corso della quale ha comunicato alla cittadinanza la volontà di tagliare tutti i platani del viale, compresi tra le vie A. Gramsci e Martiri, annunciando che provvederà all’abbattimento degli esemplari restanti entro la fine del prossimo anno”. Un intervento inaccettabile, prosegue Mara Manicardi, dal momento “che non ci è stata presentata alcuna perizia scritta che dimostri la pericolosità delle alberature. Sia chiaro, l’incolumità delle persone viene prima di qualsiasi altra cosa ma una soluzione tanto radicale non è accettabile se non comprovata da una dettagliata documentazione tecnica”.

I platani hanno raggiunto un’altezza di circa 30 metri poiché, come precisa la stessa Amministrazione, nel corso del tempo sono stati oggetto di numerose “potature mediante capitozzatura”. Una pratica del tutto nociva che può favorire l’attacco di funghi e creare carie del legno e cavità che indeboliscono la struttura portante delle piante, “rendendole staticamente instabili”.

“Questi alberi non hanno mai creato alcun problema, non hanno radici aeree, sono ben ancorate a terre e sono stabili: è vero sono molto alti, ma con una manutenzione attenta, puntuale e fatta da professionisti, possono essere ridimensionati senza arrecare alcun danno. Mi domando come possa essere nata la malaugurata idea di abbatterli”, continua Mara Manicardi. Il Comune d’altro canto spiega come “la vicinanza delle scuole e i sempre più frequenti violenti temporali non permettono né di procrastinare né di intervenire sporadicamente solo su gli esemplari più ammalorati. Si è pertanto deciso di rimuovere gli esemplari su via XXII aprile nel tratto compreso tra via A. Gramsci e Viale Martiri della Libertà, sostituendoli con esemplari di Parrotia Persica, mentre sui restanti verrà prima eseguito un esame visivo mediante l’uso di una piattaforma, successivamente, in caso di criticità dubbia si approfondirà mediante un esame tomografico e nel caso si riscontrino problemi di staticità la pianta verrà sostituita”. Manicardi però, dopo essersi fatta promotrice di una raccolta firme per fermare la mattanza, non si arrende: “va bene l’incolumità ma la perizia è necessaria. Dove sta scritto che questi platani sono malati? Ci mostrino le prove e accetteremo la sentenza. E, ancora, come si può pensare di sostituire un platano con una Parrotia Persica? Un misero arbusto peraltro nemmeno autoctono… Non si può ragionare sempre in un’ottica di risparmio. Il verde dev’essere difeso e manutenuto per il bene di tutti noi e delle generazioni che verranno”. Prima di procedere occorre fare un’analisi strumentale, “quella visiva non basta. Viale XXII Aprile non appartiene ai soli residenti, è un bene dell’intero paese: se il viale è sano dev’essere salvato”, conclude Mara Manicardi.
Jessica Bianchi

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