La Dad non è per tutti

Un' educatrice dell’Istituto Luosi di Mirandola ha scritto una lettera al Presidente regionale Bonaccini per sottolineare le difficoltà che la Didattica a distanza comporta per gli alunni disabili e le loro famiglie.

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Un’ educatrice dell’Istituto Luosi di Mirandola ha scritto una lettera al Presidente regionale Bonaccini per sottolineare le difficoltà che la Didattica a distanza comporta per gli alunni disabili e le loro famiglie.

“Buonasera Presidente Bonaccini,

sono un’educatrice professionale di un Istituto tecnico superiore di Mirandola, si chiama Istituto Luosi, e proprio grazie alla cura che abbiamo per i disabili (abbiamo tante attività e laboratori preparati ad hoc per stimolare le loro abilità), ne abbiamo veramente tanti con tantissime famiglie che naturalmente non potrebbero tenerli a casa poiché questi utenti non sono autonomi ed i genitori devono lavorare.

Martedì scorso alla mamma di una delle utenti su cui lavoro sono venuti gli occhi lucidi all’idea che la scuola potesse chiudere di nuovo. Questa mamma è single e ha due genitori molto anziani. Esistono purtroppo anche di queste situazioni. Ora la mia domanda è: alla luce della necessità, che forse si verificherà, di chiudere le scuole secondarie di secondo livello, non sarebbe possibile far sì che gli alunni “normodotati” possano stare a casa in didattica a distanza (dato che loro, a casa da soli possono stare e dato che loro hanno le capacità di svolgere la didattica a distanza) mentre gli alunni disabili possano lo stesso frequentare le scuole ed essere seguiti da insegnanti di sostegno ed educatori in modo da non avere delle gravi regressioni com’era già accaduto durante il lockdown?

In questo modo si darebbe anche la possibilità a insegnanti di sostegno ed educatori di continuare a lavorare. Io non sto parlando di discriminazione, dato che immagino già molti “urleranno” a questo, ma di realtà vere, esistenti e bisogni effettivi che possono essere soddisfatti solo in “presenza” e parlo anche di situazioni familiari che sono già difficili e non hanno bisogno di ulteriori complicazioni.

Grazie per il tempo dedicatomi, per una riflessione e per una gentile risposta”.

Lettera firmata

 

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