Goldoni, la trattativa resta in stallo

Ieri mattina si è tenuta l'assemblea dei lavoratori Goldoni e Arbos davanti allo stabilimento in via Canale Svoto 3 a Migliarina dopo il nuovo tavolo di crisi convocato venerdì al ministero dello Sviluppo economico in videoconferenza

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Cos’ è cambiato oggi rispetto alle puntate precedenti? Fiom-Cgil e Rsu precisano: “Anche provando ad arricchire le dichiarazioni di Lovol di contenuti sottintesi, non è cambiato nulla. Il marchio Goldoni sarà a disposizione del tribunale solo qualora si arrivasse all’omologa. Lovol non rinuncia ai suoi crediti. Totale disimpegno economico ma anche morale”, quindi.

Ieri mattina si è tenuta l’assemblea dei lavoratori Goldoni e Arbos davanti allo stabilimento in via Canale Svoto 3 a Migliarina dopo il nuovo tavolo di crisi convocato venerdì al ministero dello Sviluppo economico in videoconferenza con la sottosegretaria Alessandra Todde, oltre tra gli altri a sindacati e advisor. Erano presenti Stefania Ferrari, segretaria generale e Angelo Dalle Ave Fiom Modena insieme all’assessore Stefania Gasparini.

Sotto il pressing della Regione, Lovol ha comunicato “l’alta probabilità” che il gruppo si avvii a presentare a breve un concordato anche per Arbos. E se il ministero ha chiesto in ogni caso l’impegno ai vertici del gruppo cinese di comunicare, “preventivamente”, qualsiasi novità dovesse emergere, la sostanza è che pure dopo il vertice ci sono pochi sviluppi. Mentre i sindacati, preoccupati, insistono nel dire che “la Goldoni va salvata”, sull’eventuale acquirente o gli eventuali acquirenti tutto tace. È il quadro della vertenza Goldoni, lo storico marchio di Migliarina di Carpi con 210 lavoratori a rischio.

L’ assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla dopo l’incontro ha dichiarato: “prendiamo atto che il tribunale di Modena, con un comportamento improntato alla massima correttezza, ha chiesto alla società, in ottemperanza delle procedure, garanzie formali inerenti alla liberatoria e piena disponibilità del marchio Goldoni e alle garanzie finanziarie indispensabili per far reggere la procedura stessa”. Per gli azionisti del gruppo cinese Lovol oggi è intervenuto per la prima volta un nuovo dirigente, Shaopu Dan. Inoltre, Lovol ha incaricato un nuovo referente, Chris Dixon, di assumere la presidenza di Arbos e, a breve, anche quella della controllata Goldoni. Aggiunge e sprona Colla in una nota: “Ci auguriamo che le risposte, che non sono arrivate al tavolo di oggi, vengano date a breve al tribunale. A precise domande rivolte al nuovo presidente, che si è dichiarato disponibile a trovare tutte le soluzioni, apprendiamo, infatti, che i soci cinesi non gli avrebbero consegnato alcuna dote finanziaria”.

 

Ieri mattina si è tenuta l’assemblea dei lavoratori Goldoni e Arbos davanti allo stabilimento in via Canale Svoto 3 a Migliarina dopo il nuovo tavolo di crisi convocato venerdì al ministero dello Sviluppo economico in videoconferenza