All’indomani del varo del nuovo Dpcm resta il trasporto pubblico il nodo ancora da sciogliere e che deve conciliare salute pubblica ed efficienza del servizio. Un nodo delicato che pare non essere stato risolto. Autobus che viaggiano pieni, soprattutto quelli diretti alle scuole, con studenti ammassati uno sull’altro. Pochi gli autisti che controllano che sia rispettata la capienza massima, e i problemi cronici legati ai ritardi dei mezzi pubblici restano.
“E’ sempre pieno – spiega una ragazza sulla linea 12 che porta al Polo Leonardo – è difficile e le famose corse promesse non sono state mantenute”. Anche tra i genitori dei ragazzi non c’è tranquillità, e in molti stanno valutando l’ipotesi di accompagnarli personalmente.
“I problemi sono sempre quelli di prima– aggiunge un’altra ragazza- : ritardi costanti con il rischio di arrivare tardi in classe, per non parlare delle distanze che non sono per niente rispettate. Invece di comprare nuovi banchi inutili, potevano utilizzare i soldi per aggiungere nuovi mezzi!”. “Non tutti gli autisti controllano che siano rispettate le norme imposte – conclude una studentessa– alcuni se ne fregano”.