Ero sana, ma sono stata abbattuta…

Tutelare l’incolumità dei propri cittadini va di pari passo con una manutenzione attenta e costante del patrimonio arboreo. Salvaguardare gli alberi è una priorità, occorre curarli con intelligenza, attraverso potature corrette, per evitarne la caduta e la morte. E laddove vi siano piante morte occorre intervenire con la stessa urgenza adottata in via Cattani e sulla Tangenziale Losi. Sfidare la sorte non è ammesso ma, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, l’abbattimento rappresenta sempre l’ultima ratio.

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Dopo l’abbattimento dei 48 pioppi cipressini che ha fatto montare su tutte le furie la Consulta Ambiente – e non solo – soprattutto per l’assenza di difetti visibili nelle sezioni dei tronchi di numerose piante, il nubifragio che ha colpito la nostra città domenica 23 agosto ha assestato un altro duro colpo al verde cittadino. Danni stimati: 50mila euro. Durante i sopralluoghi effettuati dall’Ufficio verde, si legge in un comunicato stampa del Comune di Carpi, “i tecnici hanno censito dieci alberature del verde pubblico così gravemente danneggiate da dover essere rimosse per ragioni di sicurezza: sono nell’area verde di via Mozart, nell’area del convento di San Nicolò in giardino Catellani Severi, nelle vie Lama, Marx, Ugo da Carpi, Nuova Ponente (area ex polisportiva)”.
In realtà i tagli sono stati più numerosi ma qualcosa di buono durante le operazioni di messa in sicurezza è stato fatto. Un esempio su tutti è quello del Parco della Resistenza dove cinque alberi, tra olmi, pioppi e betulle, visibilmente morti nella parte aerea erano da tempo a rischio caduta. Certo, come l’Amministrazione ribadisce ogniqualvolta la città viene spazzata da forti raffiche di vento o da temporali violenti, le persone sono invitate a non frequentare le aree verdi, d’altronde lo detta anche il buonsenso, ma alcune di queste piante sorgevano in prossimità del parcheggio di servizio al parco e al cimitero e, in caso di schianto, rischiavano di abbattersi sulle automobili in sosta. Insomma rappresentavano un pericolo reale pur non stagliandosi su un trafficato asse viario.
Tutelare l’incolumità dei propri cittadini va di pari passo con una manutenzione attenta e costante del patrimonio arboreo. Salvaguardare gli alberi è una priorità, occorre curarli con intelligenza, attraverso potature corrette, per evitarne la caduta e la morte. E laddove vi siano piante morte occorre intervenire con la stessa urgenza adottata in via Cattani e sulla Tangenziale Losi. Sfidare la sorte non è ammesso ma, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, l’abbattimento rappresenta sempre l’ultima ratio. Quanto accaduto in via Ugo da Carpi è emblematico: lì, durante il violento temporale del 23 agosto scorso, alcuni rami si sono staccati finendo sulla strada, a ridosso dell’incrocio regolato da semaforo con via Lenin. Pochi giorni dopo di quell’albero non è rimasto che il ceppo. Quando si dice una soluzione radicale… Un cittadino vi ha apposto uno striscione con su scritto: “Ero sana”. Un amaro epitaffio prontamente eliminato dal neo assessore Andrea Artioli che, nel suo profilo Facebook, liquida l’anonimo ambientalista come un “buontempone”. I cittadini meritano maggior rispetto, così come il patrimonio arboreo carpigiano.
J.B.

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