Mirandola. Concordia e San Possidonio: sono questi i tre comuni in cui, in via sperimentale, Aimag rivoluzionerà il modo di raccogliere sfalci e potature. Un cambio di rotta imposto dall’Azienda Sanitaria a causa dei carichi troppo pesanti a cui erano sottoposti gli operatori, troppo spesso costretti a svuotare contenitori riempiti all’inverosimile. I cittadini che vorranno continuare a usufruire del servizio, a partire dal prossimo mese di febbraio, dovranno, al costo di 30 euro l’anno, richiedere un apposito contenitore da esporre poi al di fuori della propria abitazione una volta alla settimana per lo svuotamento. E gli altri? Chi deciderà di rinunciare al servizio potrà conferire sfalci e potature direttamente al centro di raccolta senza sostenere alcun costo aggiuntivo. Una decisione che, seppur presa per tutelare la salute dei lavoratori, ha già provocato qualche mal di pancia e non poche perplessità. Certo sarebbe auspicabile che tutti coloro che rinunceranno al servizio potessero almeno usufruire di uno sgravio, seppur simbolico, della tariffa sui rifiuti.
Allo stesso tempo il timore è che numerosi residenti decidano di bruciare sterpaglie e rifiuti vegetali in genere: una pratica decisamente inquinante che, seppur vietata, è dura a morire, soprattutto nelle campagne.
E nei comuni delle Terre d’Argine cosa succederà? “Al momento nulla – dicono da Aimag – poichè non è ancora partito alcun confronto coi comuni su questo tema e dunque stiamo ancora valutando le modalità operative precise”.
Jessica Bianchi