HUB nazionale e regionale delle Terapie Intensive, terminati i collaudi della struttura di Baggiovara

18 Posti per far fronte all’emergenza COVID19. I 30 posti del Policlinico saranno pronti entro ottobre.

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dottor Claudio Vagnini

Sono terminati gli allestimenti e i collaudi dei posti di Terapia Intensiva realizzati all’Ospedale di Baggiovara nell’ambito del nuovo HUB nazionale e regionale delle terapie intensive voluto per far fronte all’emergenza COVID19, che prevede a Modena la realizzazione di 48 posti letto complessivi di Terapia Intensiva, 18 all’Ospedale Civile di Baggiovara e 30 al Policlinico di Modena. La struttura, inaugurata il 5 giugno scorso alla presenza delle autorità cittadine, regionali e nazionali, è stata completata secondo i tempi previsti e, ultimati i collaudi, è pronta per ospitare i pazienti nel caso ce ne fosse bisogno. Modena, quindi, è tra le 6 strutture regionali – le altre sono a Rimini, Bologna e Parma – realizzate grazie al progetto della Regione e del ministero della Salute, che saranno sempre disponibili per pazienti, Covid e non, di tutto il Paese.
Entrambe le strutture sono realizzate mediante l’installazione di moduli prefabbricati nelle adiacenze della struttura ospedaliera. “Dobbiamo lavorare tutti insieme perché di questa struttura non ci sia bisogno – ha commentato il dottor Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – per questo motivo è fondamentale rispettare le norme di distanziamento, lavarsi le mani e proteggersi con le mascherine. Un messaggio forte, che la nostra Azienda è impegnata a diffondere in questi mesi estivi insieme all’Azienda territoriale e all’Ospedale di Sassuolo. Se, però, le precauzioni non dovessero essere sufficienti, la struttura che vediamo qui oggi e la sua corrispettiva al Policlinico, ci permetteranno di far fronte a un’eventuale nuova ondata di ospedalizzazione, nell’ambito della rete provinciale e regionale. Queste strutture ci consentiranno di dare una risposta appropriata a eventuali nuove ondate epidemiche e rimarranno sempre a disposizione di tutta la popolazione della nostra Regione”.  I nuovi posti letto saranno a disposizione dei cittadini emiliano romagnoli, ma al bisogno anche di quelli provenienti da altre realtà regionali. “Se la curva epidemica dovesse crescere di nuovo, quindi, e ci trovassimo di fronte allo scenario più preoccupante, con questi ulteriori 48 posti letto di terapia intensiva, gli ospedali della città di Modena, saranno in grado di rispondere in modo più che appropriato ad una eventuale nuova emergenza” – ha aggiunto il dottor Vagnini.

Si tratta di un investimento complessivo, tra Lavori e Attrezzature Biomediche di quasi 13 milioni di euro (4.634.292 per l’Ospedale Civile, 8.284.288 per il Policlinico di Modena) la cui copertura è garantita di risorse statali e regionali oltre che da donazioni ricevute dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. La progettazione e la direzione dei lavori dei fabbricati è una donazione della Società di Progettazione POLITECNICA di Modena.

“Finalmente la struttura è completata – ha aggiunto la dottoressa Elisabetta Bertellini, Direttore dell’Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile – e pronta a rispondere ai bisogni della provincia di Modena in particolare e della rete regionale e nazionale più in generale. Sono convinta che in questi giorni, in cui con l’aumento del numero dei contagi determina, senza dubbio, ansia e paura, l’aver a disposizione questa struttura terminata possa costituire un messaggio importante, la dimostrazione che sono state introdotte ulteriori risorse necessarie a fronteggiare eventuali altre situazioni di emergenza. La disponibilità di un maggior numero di posti letto di Terapia Intensiva, non deve però, assolutamente, far perdere di vista l’importanza dei comportamenti rivolti ad evitare il contagio. Le competenze professionali di tutto il personale della Terapia Intensiva, dei medici e degli infermieri, troveranno un valido supporto nel comfort ambientale e nella tecnologia più avanzata messe a disposizione”.

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