Il 31 agosto 2020, in un anno decisamente delicato per tutto e tutti, scuola compresa, si chiude la carriera scolastica di Angela Mirotti, amata e stimata docente di matematica dell’Itis Leonardo da Vinci, vicepreside dell’Istituto per decenni, figura di riferimento il territorio e per studenti, colleghi, famiglie e dirigenti scolastici.
Per sua natura persona schiva, è sempre stata nei fatti la co-conduttrice dell’Istituto accanto ai diversi Dirigenti scolastici che ha affiancato.
Ha applicato con scrupolo e rigore ogni cambiamento normativo: la competenza acquisita con lo studio e il concreto buon senso hanno fatto sì che, anche e soprattutto grazie a lei, la scuola ottenesse sempre il meglio da ogni situazione.
La sua naturale vocazione per l’organizzazione l’ha fatta apprezzare sia dai colleghi sia dalle famiglie degli studenti, che in lei hanno sempre trovato risposte certe, insieme ad un sorriso gentile.
Con la sua paziente determinazione ha gestito conflitti, appianato tensioni, cercato soluzioni e compromessi ogni volta che le è stato possibile, senza mai dimenticare che il ruolo dell’educatore è anche quello della fermezza.
Ora la aspetta una carriera ancor più complessa, quella di nonna. Ma lasciando il cellulare acceso… non si sa mai che serva ancora qualche sua dritta!
In tanti hanno voluto salutarla con stima e affetto:
“Io sono molto grato alla professoressa Mirotti. Al mio arrivo al Vinci, – commenta Marcello Miselli, attuale dirigente scolastico dell’Istituto – Angela e la professoressa Simona Montorsi mi hanno guidato con competenza, intelligenza e pazienza alla conoscenza dell’istituto. Ho apprezzato Angela, oltre che per la professionalità e dedizione, per il rigore morale: esempio per alunni e colleghi, i quali l’hanno sempre stimata ed ascoltata. Anche io ho chiesto sempre il suo parere prima di assumere qualche decisione. Angela è anche una persona dal carattere aperto, disponibile e capace di apprezzare la battuta ironica. Più volte abbiamo sorriso mentre si lavorava per organizzare l’attività scolastica. Le auguro una serena e meritata pensione, ma spero anche che, al bisogno, collabori ancora con l’istituto Vinci, sua seconda casa, che rimarrà di certo nel suo cuore, sempre”.
Paolo Pergreffi, dirigente scolastico dell’Istituto dal 2015 al 2018: “Le mie congratulazioni alla giovane pensionanda, esempio impareggiabile di efficienza, serietà e competenza. Finisce un’era e il Vinci non sarà più lo stesso. Buona nuova vita”.
Gloria Cattani, dirigente scolastico dell’Istituto dal 2013 al 2015: “Da Angela ho imparato il rigore nello svolgimento di ogni incarico: dal più semplice al più complesso. Questo insegnamento sta servendo da leva del miglioramento per tanti docenti e studenti, dopo anni e in territori diversi. Grazie”.
Giorgio Goldoni, docente di matematica: “Non c’è mai stato bisogno di fare grandi discorsi con Angela. Poche parole sincere sono sempre bastate per capirci e dirci tante cose importanti. Specialmente negli ultimi anni, bastava quel saluto scambiato quasi ogni mattina per rinnovare la nostra dichiarazione di reciproca stima e di grande affetto. So bene che non esistono persone insostituibili, ma so altrettanto bene che esistono persone indimenticabili. Auguro di cuore ad Angela un nuovo capitolo della vita ricco di gioie e di soddisfazioni e sono certo che avremo modo di rivederci ancora tante volte”.
Laura Benzoni, docente di lettere: “Prima di avere la fortuna di lavorare con lei, sentii un commento di un ex studente, ormai adulto. Mi disse: ecco, la Mirotti, riusciva a far capire la matematica anche ai muri”.
Giovanna Scarfì, della segreteria della scuola: “Un grazie per essere stata per tanti anni il mio punto di riferimento sempre. Con pazienza mi hai guidato, sostenuto e dato sicurezza… e, perché no, anche formata nel metodo di lavoro”.
Monia Mussini, docente di matematica: “Il mio primo giorno al Leonardo da Vinci sono stata accolta dal sorriso di due colleghe, una di queste eri tu Angela, mi avete fatto sentire subito a casa. Negli anni poi la tua presenza è stata per me un faro, avevi sempre il consiglio giusto ed eri sempre disponibile all’ascolto, mi mancherai moltissimo.”
Paola Bulgarelli, docente di matematica: “Mi ha fatto da tutor nell’anno di prova e da allora mi ha seguito in tutti i più improbabili corsi di aggiornamento che le proponevo, una grande amica, un riferimento. Ma naturalmente questo è solo un arrivederci, continuerò certamente a chiederle consigli”.
Paolo Bussei, docente di Fisica: “Non è facile sintetizzare in poche parole cosa vorrà significare la tua mancanza a scuola per tutto l’Istituto: ci sei sempre stata. Al di là del vuoto professionale, quello che mancherà di più sarà la tua umanità; perché la scuola, prima ancora che competenze, conoscenze, regole è fatta di persone per le quali hai sempre trovato le parole giuste al momento opportuno. A te un grande, sincero, affettuoso e doveroso GRAZIE.”
Simona Fregni, docente di elettronica: “Maestra di professionalità, di serietà, di correttezza. Unico rammarico è di averla affiancata in vicepresidenza un solo anno, durante il quale però ho cercato di assorbire quanto più possibile dalla sua esperienza e dalla sua umanità.”
Teresa Grillo, collaboratrice scolastica: “Sempre presente e attenta, seria, discreta, dolce e giusta. Non ha mai generato conflitti ma li ha sempre risolti come una “mamma” con la sua grande famiglia. Personalmente anche una guida da seguire”.
Gli ex studenti: “Noi ci ricordiamo che diceva sempre Calma e gesso! E che sapeva ascoltare ognuno di noi, anche quando si trattava di lamentele riferite ad altri insegnanti, sempre cercando di essere giusta ed equilibrata con tutti. Non ha mai regalato nulla a nessuno. Quando c’era da prendere le difese degli studenti l’ha fatto, così come quando c’erano dei comportamenti degli studenti che non andavano bene ce li ha sempre fatti notare. Quindi da quel punto di vista potremmo dire che ci ha fatto crescere come persone mettendoci davanti sia le verità scomode sia quegli aspetti positivi del nostro carattere che ci hanno fatto rendere conto delle nostre potenzialità”.