Covid-19, “Stiamo attenti, non torniamo indietro”: la testimonianza di Enrico Gualdi

Dopo aver prestato la sua voce alla campagna delle Aziende Sanitarie modenesi, il conduttore di Radio Bruno racconta la sua esperienza di malato e lancia il monito: “bastano pochi gesti, aiutiamoci a non tornare indietro”.

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Enrico Gualdi e Sandro Damura

“Non sappiamo dove abbiamo contratto il virus, ma è successo”. Comincia così l’intervista che Enrico Gualdi e Sandro Damura, i popolari conduttori radiofonici che compongono la Strana Coppia di Radio Bruno, negli studi carpigiani dell’emittente nell’ambito della campagna #giustedistanze #nontorniamoindietro voluta dalle Aziende Sanitarie modenesi. Enrico e Sandro, due voci note che possono raccontare in prima persona, con la tradizionale verve la loro esperienza di malati, nei mesi del picco di contagi. Se Sandro ha potuto trasmettere dall’isolamento, Enrico è stato a lungo ricoverato al Policlinico di Modena, e ha accettato di raccontare la sua esperienza per rafforzare il monito sul rispetto delle regole.
“Nei primi giorni – ha continuato Enrico – ero talmente travolto da quello che mi era successo, che non riuscivo nemmeno a telefonare a casa. Ora sto bene, anche se mi stanco facilmente”.
Nel corso dell’intervista, il Duo radiofonico ha alternato racconti della propria esperienza personale a messaggi per gli ascoltatori. “Si tratta di un nemico subdolo e invisibile, ma di un nemico che esiste. Bastano pochi gesti per proteggerci e contribuire a proteggere gli altri: indossare le mascherine e disinfettare le mani. Facciamolo, per non tornare indietro”.

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