Primo caso accertato di West Nile nel territorio modenese: è una carpigiana 70enne

Una carpigiana di 69 anni è stata punta da una zanzara comune infetta e ha contratto il virus West Nile Disease: è da qualche giorno ricoverata al Policlinico di Modena in prognosi riservata, nel reparto di Terapia intensiva. Si tratta di una persona "fragile", con patologie pregresse e che può essere stata punta da una zanzara comune mentre si trovava in vacanza così come nella sua abitazione in città.

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Dottor Giovanni Casaletti

Una carpigiana di 69 anni è stata punta da una zanzara comune infetta e ha contratto il virus West Nile Disease: è da qualche giorno ricoverata al Policlinico di Modena in prognosi riservata, nel reparto di Terapia intensiva. Si tratta di una persona “fragile”, con patologie pregresse e che può essere stata punta da una zanzara comune mentre si trovava in vacanza così come nella sua abitazione in città.

Lo scorso 28 luglio la Regione Emilia-Romagna ha classificato la provincia di Modena come “livello 2 – zona con probabilità di epidemia bassa/moderata”: l’applicazione delle misure previste dal Piano Regionale per il contrasto alle arbovirosi prevede l’incremento delle attività di comunicazione alla popolazione e l’attivazione di interventi preventivi con adulticidi presso aree verdi dove siano in programma manifestazioni in ore serali e notturne.
“E’ importante proteggersi individualmente – dichiara Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio di igiene pubblica dell’AUSL di Modena – la zanzara comune (culex pipiens) infatti, a differenza della zanzara tigre, si ritrova purtroppo ovunque in orari serali, quindi accanto ai trattamenti larvicidi e alla cura degli spazi verdi, evitare di farsi pungere è la miglior difesa”.
Gli strumenti di protezione personale più efficaci sono gli indumenti e i prodotti repellenti per gli insetti.
I repellenti vanno applicati sulle parti scoperte del corpo: per utilizzarli correttamente è fondamentale rispettare dosi e modalità riportate nelle istruzioni in etichetta.
È consigliabile vestirsi sempre di colori chiari, indossare vestiti leggeri ma con pantaloni lunghi e maniche lunghe, e non utilizzare profumi.
È consigliabile ridurre al minimo la presenza delle zanzare all’interno delle abitazioni utilizzando zanzariere e condizionatori. Si possono usare anche apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine o zampironi, ma sempre con le finestre aperte.
I trattamenti adulticidi, come misura di salute pubblica, sono invece indicati per le manifestazioni con più di 200 persone in orario serale o notturno.
“L’intervento adulticida ha infatti un effetto immediato – diminuendo gli insetti presenti in un determinato ambiente nel momento dell’intervento stesso – ma di breve durata e dunque non è da considerarsi uno strumento di controllo dell’infestazione negli ambiti privati o un mezzo da adottare a calendario, così come forse erroneamente possono pensare tanti cittadini”, chiarisce Casaletti. Oltre a proseguire con la comunicazione ai cittadini, in particolare tramite i social e la diffusione dei materiali della campagna regionale “Impara a difenderti”, l’Azienda USL di Modena ha provveduto ad inviare ai Sindaci dei Comuni della provincia una lettera con la quale, riprendendo la nota regionale, ha richiamato l’attenzione sulle contromisure da adottare nell’attuale situazione: continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale nelle aree pubbliche, intensificare le attività di controllo e sostegno alle attività di responsabilità diretta dei privati, effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora siano in programma eventi serali che comportino il ritrovo di molte persone in aree verdi all’aperto.

L’infezione e la sua trasmissione
L’infezione da virus West Nile in un’elevata percentuale di casi (circa 80%) decorre in modo assolutamente asintomatico. Nel restante 20% si può manifestare con sintomi di modesta entità, sovrapponibili a quelli di numerose altre tipologie di malattie virali e per i quali sono sufficienti le normali misure terapeutiche gestibili al domicilio del paziente. Occasionalmente, soprattutto per i soggetti più fragili (anziani e/o affetti da patologie croniche rilevanti), l’infezione è causa di sintomi di notevole gravità (soprattutto a carattere neurologico) che richiedono assistenza presso reparti ad elevata specializzazione e intensità di cura e che possono anche avere esito infausto.

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