L’Ordinanza regionale del 13 luglio intensifica la sorveglianza sanitaria di coloro che sono soggetti all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria a seguito di rientro o arrivo in Italia da paesi extra Schengen. La Sanità Pubblica effettua un tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-Cov-2 all’arrivo dei soggetti e, in caso di negatività, un secondo tampone a distanza di 7 giorni e comunque prima della conclusione dell’isolamento fiduciario.
L’obbligo di isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria è prevista per tutti i cittadini che entrano in Italia dall’estero, da Paesi diversi da:
• Stati membri dell’Unione europea,
• Paesi parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera),
• Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord,
• Andorra, Principato di Monaco,
• Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano
• Chi entra da questi Paesi non dovrà più giustificare le ragioni del viaggio e non è sottoposto all’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni all’ingresso in Italia (salvo che non abbia soggiornato in un Paese diverso da questi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia);
L’ingresso in Italia da Stati non facenti parte dell’UE e/o dell’accordo di Schengen, inoltre (norme più dettagliate ed eccezioni sono consultabili qui www.salute.gov.it/viaggiatori) continua ad essere consentito solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di assoluta urgenza, motivi di salute, comprovate ragioni di studio, rientro al domicilio/residenza.
Si consiglia infine, prima di intraprendere un viaggio all’estero, di verificare quali sono le regole stabilite nel Paese di destinazione e negli eventuali Paesi di transito.
Per chi entra nel modenese da Stati non facenti parte dell’UE e/o dell’accordo di Schengen, resta dunque fermo l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena, telefonando al numero 059 3963663 o inviando una mail all’indirizzo coronavirus@ausl.mo.it, per dar corso alla programmazione del tampone e del periodo di isolamento domiciliare fiduciario, durante il quale gli operatori contatteranno periodicamente la persona per verificare le condizioni di salute. È comunque sempre obbligatorio, se si è in isolamento, segnalare con tempestività l’eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19 all’autorità sanitaria.
A chi è vietato l’ingresso
Secondo le norme vigenti inoltre non è consentito l’ingresso nel nostro Paese in caso di:
• diagnosi di positività per Covid-19 nei 14 giorni precedenti al viaggio;
• presenza anche di uno solo dei sintomi rilevanti per COVID-19 negli 8 giorni precedenti il viaggio (febbre ≥ 37,5°C e brividi; tosse di recente comparsa; difficoltà respiratorie; perdita improvvisa dell’olfatto, perdita o alterazione del gusto; raffreddore o naso che cola; mal di gola; diarrea, soprattutto nei bambini)
• contatto stretto (es. meno di 2 metri per più di 15 minuti) con un caso positivo confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti il viaggio
• è fatto divieto di ingresso e di transito in Italia alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitati nei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo. Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria, sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi sopra indicati.
Chiunque entra in Italia da qualsiasi località estera è tenuto a consegnare al vettore o alle forze di polizia in caso di controlli una autodichiarazione secondo il modello scaricabile dal sito del Ministero degli esteri.