Riattivare a settembre la stazione di Appalto per gli studenti

Riattivare in forma sperimentale, la stazione di Appalto, in corrispondenza dell’inizio dell’anno scolastico: è quanto chiede il Comune di Soliera in una lettera inviata alla Regione Emilia Romagna. L’obiettivo è doppio: aiutare le famiglie, in un contesto di contrazione del trasporto pubblico dovuto al Covid19, e dare un importante segnale nella direzione della sostenibilità ambientale.

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Riattivare a metà settembre, in corrispondenza dell’inizio dell’anno scolastico, la stazione di Appalto di Soliera, in modo di garantire agli studenti una possibilità in più per andare e tornare da scuola, nel contesto delle disposizioni imposte dal Covid-19: è quanto chiede il Comune di Soliera, in accordo con AMO – Agenzia per la Mobilità di Modena, in una lettera inviata ai referenti della Regione Emilia Romagna per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile.

Gli studenti solieresi che frequentano le scuole superiori negli istituti di Modena e Carpi sono circa 750. Fino all’interruzione di fine febbraio dovuta al lockdown, si recavano a scuola, per la maggior parte, su autobus molto affollati: veicoli che, per poter garantire adeguate misure di sicurezza e distanziamento, dovrebbero moltiplicare in misura straordinaria le proprie corse, peraltro congestionando il traffico nelle ore di punta.
A fronte delle criticità legate al trasporto pubblico su gomma, il Comune di Soliera raccoglie le sollecitazioni degli studenti e delle loro famiglie per chiedere a Regione e Ferrovie dello Stato di valutare l’opportunità di istituire in via sperimentale, a partire dal 15 settembre prossimo, in corrispondenza dell’avvio del nuovo anno scolastico, un adeguamento del sistema ferroviario sulla tratta Modena-Carpi, garantendo negli orari di mobilità scolastica la fermata dei convogli nell’attuale stazione di Appalto.

Il Comune di Soliera crede nel trasporto ferroviario come strategia centrale per il miglioramento della sostenibilità ambientale, del sistema delle infrastrutture e della qualità della vita: per questo ha condiviso e sostenuto l’osservazione al PRIT (Piano regionale integrato dei trasporti) 2025, presentata dalla provincia di Modena e accolta dalla Regione Emilia Romagna, che promuove un sistema integrato della mobilità. Su questa linea strategica, Soliera ha intrapreso negli anni un percorso di approfondimento e adeguamento dei propri strumenti urbanistici, in collaborazione con l’Agenzia per la Mobilità di Modena, con l’obiettivo di creare le condizioni più favorevoli al ripristino di una fermata del treno, nell’ambito di una ridefinizione dell’intero sistema ferroviario modenese.
Non a caso, questa settimana partono i lavori per la realizzazione di un’ulteriore pista ciclopedonale da un chilometro e mezzo, lungo via Primo Maggio, la strada principale che collega il centro abitato alla stazione.

“Poter offrire l’alternativa ferroviaria al trasporto su gomma – spiega il sindaco Roberto Solomita – perlomeno negli orari di punta per gli studenti, può rispondere alle esigenze straordinarie legate al Coronavirus e, allo stesso tempo, irrobustire e rendere più visibile la scelta strategica di Soliera che punta a riattivare la linea ferroviaria per una mobilità tra i territori più efficace e più virtuosa”.

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