Un anno fa il riconoscimento più ambito e ora la conferma che il lavoro svolto si mantiene nell’ambito degli alti standard di livello internazionale. Si è svolta nei giorni scorsi la verifica sulla certificazione dell’European Society of Breast Cancer Specialists (EUSOMA), il più alto organismo scientifico europeo che si occupa del tumore al seno, assegnata nel 2019 alla Breast Unit dell’Azienda Usl di Modena con sede all’Ospedale Ramazzini di Carpi. Sono soltanto 21 i centri in Italia in possesso del titolo, e proprio per questo ogni anno è richiesto un monitoraggio stringente su procedure e prestazioni, oltre che sulle competenze dei professionisti.
La struttura, diretta dalla dottoressa Maria Grazia Lazzaretti, ha eseguito nell’ultimo anno 200 interventi chirurgici per nuovi tumori e la verifica sulla EUSOMA ribadisce l’eccellenza rappresentata dalla Breast Unit non soltanto in Italia. Il controllo della società certificatrice si è svolto a distanza alla presenza di un team di valutatori altamente specializzati che per un’intera giornata hanno analizzato i documenti, le cartelle ambulatoriali e il livello delle prestazioni. Il risultato è che l’attività della Breast Unit di Carpi è pienamente conforme agli elevati standard richiesti per ottenere l’EUSOMA, frutto del lavoro fatto dalla dottoressa Katia Cagossi come Clinical director che tiene i rapporti diretti con l’European Society of Breast Cancer Specialists.
La Breast Unit dell’Azienda USL di Modena garantisce l’assistenza sulla Provincia di Modena, insistendo particolarmente sull’area Nord. L’accesso al percorso multidisciplinare avviene secondo quattro modalità: da screening (programma provinciale di Ausl Modena); da mammografia clinica (Radiologia di Carpi, Mirandola, Ambulatori privati accreditati dell’area Nord); da Consultorio; con invio al percorso da parte del Medico di medicina generale tramite il contatto diretto con un membro del team.
Non è la donna a dover contattare i diversi professionisti: tutto avviene all’interno del Centro di senologia, in strutture integrate dal punto di vista funzionale.
Prevenzione e screening, approfondimento diagnostico, terapia, follow up e riabilitazione: nella Breast Unit l’assistenza è costruita intorno alla paziente, che viene presa per mano per affrontare il carcinoma mammario attraverso un approccio che offre le maggiori chances di guarigione.
“La verifica doveva tenersi a febbraio, ma per l’emergenza Covid è slittata a giugno. Farlo in videoconferenza è stato sicuramente più complesso che di persona – spiega il Direttore dell’Ospedale di Carpi, Andrea Ziglio – ma eravamo pronti già mesi fa e ottenere la conferma di questo riconoscimento è una soddisfazione enorme”.
“Relazionarsi da remoto è stata un po’ un’avventura, ma tutto ha funzionato alla perfezione e gli indicatori di qualità hanno ribadito l’importanza del nostro lavoro. Originariamente – sottolinea la dottoressa Maria Grazia Lazzaretti – era prevista la valutazione solo su radiologia e attività quali la genetica e la fisiatria, ma alla fine è stata passata in rassegna nuovamente tutta la Breast Unit. Abbiamo fornito e approfondito le cartelle cliniche, le attività ambulatoriali e i documenti di controllo, oltre a dimostrare di esserci adeguati a tutta una serie di aggiornamenti”.