Efficienza energetica, la sfida del futuro

Primo premio per il carpigiano Federico Battini: la sua tesi sull’efficientamento energetico degli edifici ha conquistato la giuria di Aimag.

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Urban Modelling Application to Building Districts: Opportunities and Limitations. E’ questo il titolo della tesi con cui il carpigiano 25enne Federico Battini ha sbaragliato tutti, conquistando il bando Premio tesi di laurea Aimag 2020: il concorso che la municipalizzata di casa nostra organizza da alcuni anni con l’obiettivo di premiare i giovani distintisi nel proprio percorso di studi universitario, con tesi di laurea magistrale innovative e dedicate a energia, ambiente, acqua, fonti rinnovabili o economia circolare.

“Dopo il diploma – racconta Federico Battini – ho deciso di intraprendere gli studi di Ingegneria energetica poiché sono convinto che il tema dell’energia sia quantomai attuale, basti pensare all’enorme sfida che abbiamo di fronte, ovvero quella legata al contenimento del cambiamento climatico in atto. Poi, mano a mano che proseguivo nel mio percorso accademico, mi sono imbattuto, il terzo anno, nella materia che più mi appassiona, ovvero la Fisica degli edifici. Un ambito affascinante soprattutto per le sue implicazioni pratiche nel mondo reale”.  Dopo il conseguimento della laurea triennale all’Ateneo di Bologna, Federico ha poi frequentato la Magistrale in lingua inglese di Ingegneria energetica, corso condiviso tra l’Università di Trento e quella di Bolzano, “dove ho potuto approfondire il tema dell’efficientamento energetico degli edifici, da tempo al centro del mio interesse, peraltro inserito in una realtà in cui da anni si punta e si investe in modo consistente per migliorare le performance energetiche nel settore dell’edilizia”. prosegue Federico Battini.

La sua tesi di ricerca riguarda la modellazione energetica non limitata a un solo edificio bensì urbana: l’approccio, infatti, è stato quello di considerare più costruzioni alla volta e per farlo “ho analizzato un intero quartiere della città di Bolzano. Ho preso in esame le certificazioni energetiche dei singoli stabili, i consumi annuali misurati… e dopo aver creato un modello calibrato attraverso un software dedicato, mi sono recato a Vienna dove ne ho sviluppato un altro sempre in grado di replicare il consumo reale degli edifici, in modo da confrontare i due metodi, e da lì valutare gli scenari possibili. Comprendendo quali sono gli stabili più energivori infatti si possono mettere in campo azioni mirate. Un approccio metodologico ancora tutto da esplorare – spiega Battini – su cui sto concentrando le mie ricerche anche ora, a Bolzano, nel Dottorato che ho deciso di compiere”.

Il futuro resta un’incognita per Federico: “sono aperto a tutte le opzioni. Voglio valutare con cura ogni possibilità e quando arriverà il momento opportuno cercherò di fare una scelta oculata. Quella giusta per me”.

Jessica Bianchi