Maturità: saremo quelli “dell’esame facile”

“Diciamo che ho finito e sono abbastanza contento” dice Giovanni che in relazione alla possibilità di essere etichettati come quelli della maturità del Covid ammette “quello assolutamente, soprattutto in ambito lavorativo e post scolastico la paura è che il nostro voto non venga preso in considerazione come quello degli anni precedenti”.

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Sessione d'esame all'Itis Vinci

“Pronta? Direi di sì. Comunque ho studiato tutto l’anno e ho dovuto ripetere solo le cose principali” afferma Anna davanti all’ingresso dell’Istituto Meucci. “Bello… non l’avrei mai detto ma un po’ mi mancava tornare qui davanti” è il commento di Andrea. Si presentano a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione e lasciano immediatamente l’edificio scolastico subito dopo aver terminato la prova. Rigide misure di sicurezza attendono quest’anno i ragazzi che devono sostenere l’esame di maturità. Una volta arrivato, lo studente e il suo accompagnatore devono lavare le mani usando il dispenser con il gel – non sono necessari i guanti – e dovranno presentare all’accoglienza i moduli che attestino assenza di sintomatologia respiratoria, di non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni, di non essere stati a contatto con persone positive. Lo studente può essere accompagnato soltanto da una persona. Il maturando deve portare da casa la mascherina che può togliere soltanto durante il colloquio e comunque deve mantenere la distanza di 2 metri dai commissari. “E’ andata bene – commenta Marco – e i professori mi hanno messo a mio agio. Il colloquio è durato quarantacinque minuti più o meno e domande imprevedibili non ne hanno fatte in realtà”. L’esame unico e particolare per le misure di sicurezza previste in seguito dell’emergenza sanitaria ma anche per le modalità di svolgimento che tengono conto della particolarità di questo anno scolastico prevede che i maturandi sostengano la prova orale che dura circa un’ora. “Spero comunque che i professori mi trattino bene anche perché non li vedo da quattro mesi e sarà un bello shock rivederli” ammette Chiara mentre raggiunge l’ingresso del Fanti. “Diciamo che ho finito e sono abbastanza contento” dice Giovanni che in relazione alla possibilità di essere etichettati come quelli della maturità del covid ammette “quello assolutamente, soprattutto in ambito lavorativo e post scolastico la paura è che il nostro voto di maturità non venga preso in considerazione come quello degli anni precedenti”.

Sara Gelli

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