Bevono saltuariamente ma quando lo fanno si abbuffano. “Non solo il battesimo con l’alcol è sempre più precoce – spiega il dottor Massimo Bigarelli, responsabile del Sert di Carpi, nonché direttore di tutto il Settore dipendenze patologiche della provincia di Modena – ma tra i ragazzi si è da tempo diffuso il fenomeno del Binge Drinking, ovvero una vera e propria abbuffata etilica. Raramente, infatti, l’abuso di alcol tra i giovanissimi si associa a una dipendenza, piuttosto ingeriscono numerose unità alcoliche in un lasso di tempo molto breve”.
Un comportamento estremamente pericoloso soprattutto per i minorenni, “il cui sistema enzimatico del fegato non è ancora pienamente sviluppato”, prosegue Bigarelli. Danni aggravati ulteriormente dall’abuso concomitante di sostanze stupefacenti, come “la cannabis e la cocaina, oggi accessibile a tutti, in considerazione del basso costo, adolescenti compresi”. L’utenza del Sert di Carpi ha un trend stabile, “al momento sul fronte tossicodipendenze abbiamo in carico 224 persone, mentre sul versante abuso di alcol sono 100, di cui 2 giovani tra i 15 e i 19 anni e 13 tra i 19 e i 24 anni. Nonostante non si registrino degli aumenti, non si deve certo minimizzare il problema, poiché siamo consci del fatto che ai nostri servizi – mai chiusi nemmeno nel periodo più acuto dell’emergenza da Covid, eccezion fatta per le attività di gruppo che verranno invece riavviate nei prossimi mesi – giungano solo i casi dall’elevata problematicità, a fronte di un numero ben più ampio di consumatori”, prosegue il dottor Bigarelli.
Abusi che non si sono arrestati neppure durante il confinamento quando, con la chiusura dei pubblici esercizi, “in provincia di Modena ci sono stati segnalati diversi casi di ubriacature importanti tra adulti e giovani, in occasione di feste private, dove tradizionalmente non vi è alcuna forma di controllo”.
Fondamentale per tentare di arginare questi comportamenti, il ruolo della prevenzione fatta dai Centri Adolescenza, “dove stiamo sperimentando anche modalità di approccio nuove, come il contatto on line, molto gradito dai ragazzi. Un lavoro, quello svolto dall’Azienda sanitaria, che si somma a quello del Comune di Carpi, grazie all’Unità di Strada e al Nucleo Anti Degrado della Polizia Locale dell’Unione delle Terre d’Argine, che ha consentito di compiere una importante e capillare mappatura dei gruppi maggiormente a rischio”.
Jessica Bianchi