“Di catastrofi nel corso di questi miei quarant’anni di esperienza ne sono capitate tante ma siamo sempre riusciti a farvi fronte, a reagire con prontezza, poiché riguardavano luoghi ben precisi. Questa pandemia, al contrario, riguarda il mondo intero e mai come ora il settore del turismo è stato messo duramente alla prova: dalla grande compagnia aerea al bagnino della riviera romagnola. Nessuno è stato risparmiato dalle conseguenze generate dall’emergenza sanitaria. Tutta la filiera ci sta facendo i conti”. A parlare è Maria Grazia Boschini, titolare insieme a Marco Ricchetti, dell’agenzia VolerVolare di Carpi.
La situazione delle agenzie viaggio è ben diversa rispetto a quella degli esercizi commerciali anch’essi colpiti dallo stop forzato del lockdown. “Non basta riaprire per tornare a fatturare. Noi vendiamo progetti, sogni, previsioni di vacanze… ma non potendo offrire certezze o garanzie sul futuro, lavorare diventa complesso. Questi per le agenzie viaggio sono mesi cruciali ma il crollo delle prenotazioni a cui assistiamo non è certo l’inizio della crisi. Di fatto, da febbraio, abbiamo annullato tutto il lavoro svolto da novembre in poi, cancellando decine e decine di viaggi già organizzati poiché partire non era possibile. E’ come se da ottobre non stessimo lavorando ma le spese di gestione così come gli stipendi dei nostri collaboratori sono stati onorati. Cerchiamo di tenere botta ma è dura: qui a VolerVolare siamo in 7 e come noi tante altre realtà sono in difficoltà, per questo ci stiamo mobilitando, insieme, affinché il Governo ascolti anche le nostre voci”. Tutto lo staff di Volervolare, durante il lockdown, ha chiuso pratiche e si è mobilitato immediatamente per far rientrare a casa soprattutto “gli area manager delle nostre aziende che erano all’estero; un settore quello del business travel che è ben lungi dall’essere ripartito. In agenzia sono tre le persone che se ne occupano ma ora i viaggi di lavoro di tecnici e manager sono sospesi, quasi tutto si fa on line. A distanza. Temo che tale ambito sarà uno degli ultimi a ripartire e questo infliggerà un altro duro colpo a tutti coloro che ne avevano fatto il proprio core business”, aggiunge Grazia.
Qualcuno però, seppur timidamente, ha ricominciato a bussare alla porta di VolerVolare, come spiega Marco: “la parola d’ordine in questo momento è certamente Italia e, in modo particolare, Sardegna e Puglia. Tutti desiderano sapere come si stanno organizzando i vari villaggi, circa l’uso delle mascherine, l’organizzazione dell’animazione per i più piccoli e la gestione delle spiagge ad esempio. Qualcuno chiede informazioni anche per la Tunisia e il Mar Rosso ma siamo cauti a fare prenotazioni perché non sono ancora state stabilite delle date certe di riapertura di quei Paesi. Qualcuno poi vorrebbe raggiungere le Maldive, poichè anche se il viaggio è lungo, una volta scesi dall’aereo e raggiunto l’atollo di destinazione ci si può levare la mascherina e stare tranquilli dal momento che ciascuno ha a disposizione una spiaggia privata. Per ora però non abbiamo certezze. Le capitali sono ferme così come i tour, per il timore di assembramenti sugli autobus, a parte rare eccezioni”. “In questi mesi – prosegue Grazia – siamo stati in costante collegamento coi direttori commerciali dei maggiori tour operator. Quelli che lavorano sul lungo raggio, dall’Oriente al Sud America, confidano che il turismo ritorni a partire dalla stagione invernale, tra Natale e Capodanno. I nostri viaggi di nozze programmati a giugno sono perlopiù rimandati a data da destinarsi ma, considerato il momento eccezionale, vi è grande flessibilità da parte dei tour operator. Oggi, infatti, puoi prenotare pacchetti e disdirli, per motivi riconducibili alla pandemia, senza incorrere in penali. Oggi ci sono tutte le polizze necessarie per trascorrere una vacanza sicura: una tutela di cui i nostri clienti possono godere grazie alla stretta collaborazione che abbiamo coi tour operator”.
Affidarsi a un’agenzia è fondamentale per ricevere il consiglio giusto ed essere affiancati da professionisti pronti a intervenire in caso di necessità.
Jessica Bianchi