Il mondo del calcio incontra la scuola

Studenti e docenti dell’Ipsia Vallauri hanno incontrato in videoconferenza Enrico Pezzi e Simone Severi, rispettivamente capitano e dirigente del Carpi Calcio.

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Piantare un seme oggi nella coscienza dei ragazzi, significa far crescere dei cittadini etici domani: si è svolto all’insegna di questo importante richiamo, lo scorso 19 maggio, un incontro in videoconferenza tra studenti e docenti dell’Ipsia Vallauri e la società sportiva del Carpi Calcio, rappresentata dal capitano Enrico Pezzi e dal dirigente Simone Severi. L’incontro ha rappresentato la seconda fase di un progetto cui la scuola ha aderito e che ha avuto come primo momento, una riflessione su come lo sport possa essere strumento privilegiato per trasmettere agli studenti disciplina, fair play e rispetto delle regole con la compilazione di un Ethic-quiz e la fase conclusiva che consisterà in un torneo di calcetto da realizzarsi a Roma, in autunno.

Il dirigente scolastico Vincenzo Caldarella dopo aver dato inizio all’incontro salutando i presenti e ricordando come lo sport possa unire e favorire la crescita dei giovani, ha ceduto la parola al professor Giuseppe Schiava, uno dei docenti organizzatori dell’importante progetto e ai numerosi ragazzi e ragazze desiderosi di parlare con Enrico Pezzi e il signor Severi. Tantissime le domande rivolte al capitano: dalla preparazione atletica durante il periodo Covid19 all’attaccante che gli ha dato più filo da torcere, dai sacrifici che un calciatore deve affrontare alle partite più belle che gli sono rimaste nel cuore. A queste e a tante altre, Pezzi ha risposto con spontaneità e con un incoraggiante sorriso, accarezzando spesso la lunga barba, mettendo sempre l’interlocutore a suo agio e stabilendo con i ragazzi grande empatia. Gli studenti hanno imparato che le prime grandi soddisfazioni le ha vissute quando ha esordito tra i professionisti, a 20 anni, nel Rimini e che i suoi modelli calcistici, da lui definiti “inarrivabili” sono Baresi e Maldini. Che il calcio lo ha respirato in casa, “fin dalla pancia della mamma” (il papà era un vero appassionato) e lui ha lavorato con tenacia e perseveranza per realizzare il suo sogno, ovvero “trasformare una passione in un lavoro, cioè vivere di calcio”. Tante le domande anche per il dirigente della società calcistica, il signor Simone Severi, in particolare sul suo rapporto con la tifoseria, da lui definita “numericamente piccola ma molto unita e capace di esprimere un rapporto sano e di vero sostegno alla squadra”. Sui suggerimenti che darebbe agli allenatori dei più piccoli, i cosiddetti pulcini che si affacciano al mondo del calcio, la sua risposta, non ha lasciato spazio a dubbi: “da genitore, il desiderio è quello che i bambini conservino sempre il desiderio e la voglia di divertirsi quando entrano in campo a giocare”. L’ora è volata tra i tanti interventi, le numerose domande e non poteva mancare quella che fa stare sulle spine i tifosi carpigiani: Quali i prossimi obiettivi della squadra? Come si attende la decisione del Consiglio federale della Lega pro? Sia il capitano che il dirigente si sono detti in trepidante attesa per conoscere se il Carpi sarà promosso in B e naturalmente, tutto il Vallauri insieme a loro.