E’ in programma sabato 23 maggio la colletta alimentare S.O. Spesa organizzata da Porta Aperta Carpi, Caritas Diocesana, Ho Avuto Sete Onlus, Comune di Carpi e Unione delle Terre d’Argine. Presso i supermercati che espongono il marchio Carpi non spreca, i clienti potranno acquistare mentre faranno la propria spesa, generi alimentari a lunga conservazione, prodotti di parafarmacia e per l’igiene, prodotti per l’infanzia, materiale scolastico e di cancelleria per poi donarli. All’uscita saranno a disposizione contenitori in cui depositare tutto ciò che si vuole donare: un pacco di pasta o di biscotti, una confezione di tonno o di conserva, piccole cose che possono portare un po’ di sollievo a chi fatica in questo momento.
I beni raccolti, infatti, saranno destinati a Porta Aperta e alle Caritas parrocchiali del Comune di Carpi che poi li distribuiranno a loro volta alle famiglie nel bisogno.
“E’ un ulteriore aiuto dopo i bonus spesa per aiutare le famiglie in difficoltà – precisa Tamara Calzolari, assessore comunale al welfare – anche in considerazione del fatto che tante persone sono rimaste escluse. L’ emergenza alimentare continuerà nel prossimo futuro e l’intenzione è quella di rafforzare il progetto sia nella fase di raccolta dei beni primari sia in quella di distribuzione, in collaborazione con il Terzo settore e in un’ottica di rete”.
“Ai supermercati Conad, compreso quello di Fossoli, e ai Sigma di via Cuneo e via Ugo da Carpi, si sono aggiunti l’ipermercato Coop Borgogioioso insieme ai supermercati di via don Sturzo e via Sigonio: in totale sarà possibile contribuire alla raccolta alimentare in dieci punti vendita” precisa Alessandro Gibertoni di Porta Aperta sottolineando l’importanza di S.O. Spesa che, oltre a rispondere ai bisogni delle famiglie, sensibilizza alla cultura del dono e consente che vadano a buon fine prodotti alimentari che altrimenti finirebbero nei rifiuti.
Le richieste delle famiglie sono aumentate in conseguenza dell’epidemia che ha pesanti ricadute economiche: sono trenta le nuove domande pervenute a Porta Aperta che ogni settimana già prima del Covid preparava cento pacchi destinati ai bisogni di circa 400 persone.
“In epoca di coronavirus – continua Gibertoni – sarà più difficile avvicinare le persone per spiegare il senso della colletta ma l’aumento di famiglie che si rivolgono ai centri d’ascolto perché non riescono più a fare la spesa rivela una faccia di questa crisi che non possiamo ignorare”.
“Il rapporto di Caritas Italia indica un aumento del 114% delle persone che vivono un’emergenza alimentare e il nostro territorio non fa eccezione. Mentre facciamo la spesa ricordiamo chi fa più fatica e contribuiamo alla colletta” è l’invito di Roberta Della Sala di Caritas Diocesana.
Alla colletta alimentare contribuiranno anche Ho Avuto Sete Onlus, Comitato del Patrono e Agesci. “La disponibilità di tanti volontari che hanno già risposto positivamente alla chiamata è una ricchezza per la nostra città” afferma Paolo Ballestrazzi di Ho Avuto Sete dopo che in pochi giorni già centinaia di volontari hanno risposto all’appello lanciato sui social e saranno presenti presso i supermercati sabato 23 maggio.
Sara Gelli