“Il tunnel è ancora lungo ma iniziamo a intravedere una luce”

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Da alcuni giorni, come si può notare dal grafico, si registra un tendenziale appiattimento della curva relativa ai ricoveri in degenza ordinaria (colore blu) e in Terapia Intensiva (colore rosso), a conferma l’efficacia delle misure di isolamento sociale finora attuate.
“La curva sembra in fase di appiattimento e possiamo cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel anche se il tunnel è ancora lungo”, ha specificato il dottor Antonio Luciani, direttore del Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza del Policlinico di Modena.
“Sia i pazienti dimessi direttamente dal Pronto Soccorso che dalla Medicina d’Urgenza – aggiunge il dottor Geminiano Bandiera, direttore di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, dell’Ospedale Civile di Baggiovara – sono monitorati al domicilio dopo la dimissione: vengono contattati dai nostri medici giornalmente per intercettare quelli che necessitano una rivalutazione. Meno del 10% dei pazienti dimessi con questa modalità dal Pronto Soccorso sono a oggi rientrati, un dato incoraggiante soprattutto se lo integriamo con quello della Medicina d’Urgenza che vede una percentuale di rientro al PS dei dimessi pari a 0”.
Complessivamente in Azienda Ospedaliero Universitaria sono ricoverati 282 pazienti covid positivi: 116 all’Ospedale Civile e 166 al Policlinico. Di questi, sono in terapia intensiva 59 pazienti, di cui 27 nella terapia intensiva del Policlinico e 32 presso l’Ospedale Civile, e 16 in sub intensiva, distribuiti tra i due ospedali. In degenza ordinaria sono seguiti 207 pazienti.
“La separazione fisica dei pazienti dai loro familiari aumenta l’impatto traumatico della malattia. Tale sconvolgente cambiamento – sottolinea la dottoressa Paola Dondi, Responsabile Servizio di Psicologia Ospedaliera – sebbene sia legato ad un provvedimento necessario per impedire la diffusione del virus, rappresenta un elemento di grave alterazione dell’equilibrio psicoaffettivo individuale e familiare e che pone anche i sanitari in una reale difficoltà a trovare risposte.
Dal 20 Marzo abbiamo pertanto messo a disposizione diverse tipologie di intervento psicologico / psicoterapeutico a distanza sostenute da supporti informatici che consentono colloqui in video chiamata, chiamata telefonica e via mail. Ci rivolgiamo ai Pazienti ricoverati sui letti di Medicina Covid-dedicati e Malattie Infettive in grado di parlare e ai loro familiari / caregiver a domicilio che hanno necessità di essere sostenuti in maniera continuativa.
O direttamente ai familiari di pazienti ricoverati in Terapia Intensiva in condizioni cliniche severe che ci vengono segnalati dai Team curanti come in condizioni di grave distress.
O, per ultimo, ai familiari di pazienti in condizioni non critiche che stanno vivendo una condizione di quarantena a causa di altri familiari COVID positivi e che si trovano in condizioni di iper-attivazione emotiva”.
E’ stata inoltre attivata la presa in carico dei dipendenti risultati positivi al tampone e attualmente a domicilio, sia sintomatici che asintomatici. Il percorso comprende un assiduo contatto effettuato da personale specificamente formato, al fine di monitorare l’evoluzione delle condizioni cliniche e gestire eventualmente le modalità di rientro in servizio.

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