L’Unione delle Terre d’Argine è scesa in campo per l’attivazione dei buoni spesa da destinare alle famiglie in difficoltà economica attraverso i fondi di emergenza erogati dalla Presidenza del Consiglio (400 milioni di euro), per tentare di arginare le emergenti – e crescenti – difficoltà economiche conseguenti all’epidemia da Covid-19.
Un tesoretto straordinario destinato ai Comuni e da impiegare nell’acquisizione di buoni spesa da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari e medicinali.
“Ammontano a 380mila euro le risorse su cui può fare affidamento il Comune di Carpi. Insieme agli altri sindaci dell’Unione – spiega Alberto Bellelli – ci stiamo coordinando affinché ogni azione messa in campo nei quattro comuni sia omogenea e vada a beneficio di chi ne ha davvero bisogno. In questo momento, infatti, per le famiglie non è possibile produrre la documentazione attestante la propria situazione economica e, pertanto, il meccanismo utilizzato sarà quello dell’autocertificazione. Moduli che verranno vagliati dalla Guardia di Finanza la quale possiede tutti gli strumenti necessari per effettuare eventuali verifiche e scongiurare che tali aiuti finiscano nelle mani sbagliate. In questo modo avremo la garanzia che le risorse verranno indirizzate in modo equo, a chi versa in uno stato di reale indigenza”.
Alle sacche di povertà già presenti a Carpi, questa emergenza sanitaria, ne sta aggiungendo altre, “pensiamo, ad esempio, a tutti i lavoratori autonomi o stagionali che sono alle prese con una prolungata mancanza di liquidità. Anche a loro – conclude il sindaco – non possiamo far venir meno il nostro sostegno”.
Come si potranno richiedere questi buoni spesa?
“A partire da lunedì 6 aprile – spiega l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, Tamara Calzolari – i cittadini potranno fare domanda collegandosi direttamente al sito del Comune (www.carpidiem.it) o dell’Unione (www.terredargine.it) o telefonando allo Sportello Sociale (059649626/44 o 059649272 – dal lunedì al sabato 8.30/13, martedì e giovedì 15/17)”.
Chi sono gli aventi diritto?
“I primi a beneficiarne – prosegue l’assessore Calzolari – saranno i lavoratori che la momento non hanno reddito e non possono usufruire di alcun strumento di sostegno come gli ammortizzatori sociali, così come coloro che non possono accedere a nessuna forma di aiuto da parte dello Stato, dal reddito di cittadinanza alla disoccupazione, ad esempio. Questi saranno certamente i primi. A seguire, come da indicazione del Decreto, vi sarà chi, nonostante abbia già una forma di aiuto, vive comunque una situazione di reale necessità. Noi al momento crediamo di poter dare, indifferentemente, una risposta a tutte queste categorie”.
Qual è il valore dei buoni spesa?
“Qualora il nucleo famigliare (anagrafico) sia composto da una sola persona verrà corrisposto un buono, erogato in un’unica soluzione, da 150 euro. Valore che verrà incrementato di 50 euro per ciascun membro della famiglia fino a un massimo di 500”.
Quando verranno erogati e dove potranno essere spesi?
“Il nostro obiettivo primario è quello di trovare un sistema immediato, tracciabile e valido su tutta la rete commerciale per dare risposte veloci a chi è in difficoltà e, purtroppo, sono già in tanti a chiedere il nostro aiuto perché non hanno il denaro necessario per la spesa alimentare e che stiamo già sostenendo. Mentre acquisiamo le domande lavoriamo per trovare la modalità più consona ed efficace”.
Oltre alla distribuzione dei buoni spesa, “insieme alla Cooperativa Sociale Eortè, che già gestisce il social market Il Pane e le Rose di Soliera, stiamo cercando di organizzare un sistema di acquisizione di beni alimentari da ridistribuire. L’idea – conclude Tamara Calzolari – è quella di dare una mano ai piccoli produttori in difficoltà ed essere al contempo vicino alle famiglie”.
Jessica Bianchi