“In pochi giorni la polmonite ha compromesso gravemente tutto il mio sistema respiratorio”

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Alain Leporati

Sta meglio Alain. Molto meglio. Oggi gli hanno tolto l’ossigeno e il peggio fortunatamente se lo è lasciato alle spalle. Ha solo 51 anni il carpigiano Alain Leporati, nessuna patologia pregressa, ma il Coronavirus lo ha messo a dura prova.
“Avevo la febbre a 40 e oltre – mi racconta via Messanger – e non riuscivo a farla scendere in alcun modo nonostante le dosi massicce di Tachipirina. In pochi giorni la polmonite ha compromesso gravemente tutto il mio sistema respiratorio”. Alain è stato ricoverato presso la Terapia Intensiva del Policlinico di Modena 10 giorni.
Cosa mi puoi raccontare di quei momenti?
“La seconda notte è morto il mio compagno di stanza, Luciano, e il giorno successivo quello della camera accanto. E’ stato terribile”.
Dieci giorni lunghissimi, di paura, trascorsi senza poter sentire accanto a sé la presenza rassicurante dei propri familiari: “il cellulare è stato fondamentale. Il problema è che perlopiù non si hanno nemmeno le forze per usarlo. Ovviamente questo vale fino a quando si necessita soltanto di un supporto ventilatorio, non voglio nemmeno pensare a chi dev’essere intubato…”.
In che condizioni stanno lavorando medici, infermieri e Oss al Policlinico?
“In condizioni di sovraffollamento, il mio reparto è stato allestito in fretta e furia pensa che all’inizio non c’erano nemmeno i comodini e le aste per le flebo. Ora però le cose stanno migliorando”.
Lo staff medico e infermieristico sta dando il massimo, “professionalmente e umanamente. La loro dedizione è totale, così come la loro costante gentilezza”.
Alain ne è uscito grazie a un farmaco sperimentale utilizzato soltanto su altri tre pazienti con buoni risultati. “Io rientravo nei parametri della sperimentazione e dopo un primo momento in cui non aveva sortito alcun effetto, alla seconda somministrazione il farmaco ha cambiato il decorso della malattia e mi ha salvato”.
L’appello di Alain a tutti coloro che ancora oggi non hanno ancora compreso l’entità di questa emergenza collettiva e continuano a incontrare persone creando assembramenti non lascia spazio a dubbi: “state a casa, non sottovalutate in alcun modo la gravità del Covid-19”.
Jessica Bianchi