In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.010 i casi di positività al Coronavirus, 140 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. Un aumento inferiore a quello registrato ieri, quando erano saliti di 172. E passano da 3.136 a 3.604 i campioni refertati.
409 i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e sono a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 64 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (12 in più rispetto a ieri).
Sale anche il numero dei decessi, passati da 37 a 48. Di questi, sei sono cittadini lombardi.
Degli 11 nuovi decessi, 6 riguardano il piacentino: si tratta di 4 uomini, rispettivamente due di 72 anni, uno di 74 e uno di 99 anni e 2 donne di 85 e 93 anni; 3 del parmense, due uomini di 73 e 78 anni e una donna di 88 anni; un 85enne di Carpi e un uomo del riminese di 89 anni.
La maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per tre decessi sono invece ancora in corso gli approfondimenti epidemiologici.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 479 Piacenza (53 in più rispetto a ieri), 229 Parma (49 in più), 104 Rimini (11 in più), 82 Modena (9 in più di ieri, nessuno a Carpi dove restiamo per ora a quota 22)., 48 Reggio Emilia (4 in più), 49 Bologna (8 in più rispetto a ieri, di cui 20 nell’imolese 3 in più rispetto a ieri e riconducibili al cluster di Medicina), 7 Forlì-Cesena (3 in più rispetto a ieri), 10 Ravenna (2 in più rispetto a ieri), 2 a Ferrara (1 in più rispetto a ieri).
Più posti letto in terapia intensiva
Prosegue intanto da parte della Regione il massimo impegno per potenziare la rete ospedaliera, incrementando il numero dei posti letto in terapia intensiva. Questo avverrà, in particolare, per le strutture ospedaliere del piacentino dove è previsto – già a partire da oggi con l’ospedale di Castel San Giovanni- il raddoppio delle postazioni di terapia intensiva, che passeranno da 15 a 33 (oltre le 9 postazioni per l’attività ordinaria, extra Coronavirus).