La Giunta dell’Unione Terre d’Argine ha deciso di esonerare completamente le famiglie dal pagamento delle rette dei nidi e delle scuole d’infanzia per i sette giorni di chiusura di febbraio, per quelli fino al 15 marzo già decisi dal Governo e le eventuali ulteriori settimane di interruzione dei servizi educativi e scolastici che venissero stabilite.
Il provvedimento riguarda tutte le famiglie dei quasi 2.600 bambini frequentanti i nidi comunali, quelli convenzionati, e le scuole d’infanzia comunali e statali.
Per l’Unione Terre d’Argine si tratta di minori entrate stimate in circa 75.000 euro a settimana, a beneficio delle famiglie che non hanno potuto utilizzare i servizi dovendo far fronte spesso ad altre spese.
L’Unione Terre d’Argine intende inoltre portare all’attenzione di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Regione e Governo anche i problemi affrontati da imprese, cooperative sociali e lavoratori del sistema educativo e scolastico, che gestiscono per esempio nidi e scuole d’infanzia, il servizio educativo-assistenziale di alunni con disabilità, il pre-scuola e il prolungamento orario, trasporto e ristorazione scolastica: lo scopo è ottenere interventi di sostegno, per garantire la continuità e la tenuta delle aziende private e degli appalti di servizio, difendendo il lavoro di tutto il personale educativo e ausiliario.
Nidi e scuole chiusi: le famiglie non dovranno pagare le rette
La Giunta dell’Unione Terre d’Argine ha deciso di esonerare completamente le famiglie dal pagamento delle rette dei nidi e delle scuole d’infanzia per i sette giorni di chiusura di febbraio, per quelli fino al 15 marzo già decisi dal Governo e le eventuali ulteriori settimane di interruzione dei servizi educativi e scolastici che venissero stabilite.