Il bosco del Crea usato per sparare: gli alberi non sono un tiro a segno!

Dopo la denuncia ai Carbinieiri, l’appello della Lipu va ai residenti: “qualora doveste vedere dei movimenti sospetti, per favore chiamate tempestivamente le Forze dell’Ordine”.

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2019

Un’amara sorpresa ha accolto domenica 16 febbraio alcuni volontari della Lipu: una volta giunti al Crea – Campo Ritrovato delle Essenze Autoctone che gestiscono in Piazzale XXV Aprile, a Cibeno, la staccionata di ingresso era stata divelta e il box adibito a ricovero attrezzi sfondato. I vandali hanno poi rubato sedie e attrezzi da lavoro come vanghe e zappe e hanno svuotato la cisterna dell’acqua. Martedì 18 febbraio la Lipu ha contattato i Carabinieri di Carpi per denunciare il fatto. Durante il sopralluogo, ai Militari sono stati mostrati anche alcuni segni vandalici sui tronchi e l’affissione di strani oggetti metallici attaccati ai pioppi, già scoperti in precedenza. Setacciando ogni angolo del Crea, il gruppo si è poi avventurato in quell’area del bosco a nord, più nascosta e selvaggia, inaccessibile al pubblico, dove ha fatto la scoperta più inquietante.  “Una tavola – spiega la delegata della Lipu di Carpi, Daniela Rustichelli – è stata appoggiata a un tronco per fungere da tiro a segno, inoltre abbiamo trovato inchiodate ai tronchi bombolette metalliche usate come bersagli e tutto intorno una gran quantità di piombini, molti dei quali conficcati nella corteccia dei fusti, e persino alcuni alberi tagliati e rovinati a ceppo. Evidentemente qualcuno frequenta questo bosco intricatissimo per sparare. Una cosa inaccettabile in un’oasi urbana, un fatto grave vista l’accoglienza nell’area di gruppi e scolaresche, una grave ferita alla vegetazione e alla fauna che difendiamo, un affronto al nostro lavoro di volontari per la difesa della natura”. I volontari hanno sporto denuncia e i Carabinieri hanno assicurato di intensificare i controlli per tenere la zona monitorata. L’appello della Lipu va soprattutto ai residenti: “qualora doveste vedere dei movimenti sospetti, per favore chiamate tempestivamente le Forze dell’Ordine”.

Jessica Bianchi

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